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Dizion. 4° Ed. .
TUZIA
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TUZIA.
Definiz: | Filiggine di metallo condensata in isquame rivolte, e aggruppate insieme, di color bigio, dura come la terra
mezza cotta, e di superficie granellosa, onde da alcuni antichi fu detta Spodio in grappoli; la quale
s'attacca a' pezzi di terra, che sospendono i fonditori per la gola del cammino, quando fondono il bronzo. Lat.
tutia. Gr. πομφόλυξ. |
Esempio: | Mil. M. Pol. Quivi si fa la tuzia, e lo spodio, e dirovvi come: Egli hanno una
vena di terra, la quale è buona a ciò, e pongonla nella fornace ardente, e in sulla fornace pongono graticole di ferro,
e 'l fummo di quella terra va suso, e quello, che quivi rimane appiccato, è tuzia, e quello, che riman nel fuoco, è
spodio. |
Esempio: | M. Aldobr. P. N. 85. Prendere tuzia polverizzata sottilmente, e distemperata
con sugo di calamandrea. |
Esempio: | Ricett. Fior. 66. Lo spodio si trova nelle fornaci del rame, nelle quali si trova
ancora la pomfolige, che è la tuzia degli Arabi. |
Esempio: | E Ricett. Fior. 67. In cambio si possono usare gli antispodj
di Dioscoride, o la tuzia degli speziali. |
Esempio: | E Ricett. Fior. 70. La tuzia delle spezieríe è la cadmia degli
antichi. Generasi nelle fornaci del rame delle faville, come lo spondio, e la pomfolige, la quale è la tuzia degli
Arabi. |
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