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1) Dizion. 5° Ed. .
CONCUBINARIO.
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CONCUBINARIO.
Definiz: Sost. masc. Colui che tiene la concubina, Colui che vive in concubinato. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 14: Nota san Tommaso, che dal manifesto concubinario non si dee ricevere la comunione del corpo di Cristo.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 106: Credo che lo faceste Con animo d'andarvene al Vicario, Ed accusarmi per concubinario.
Esempio: Salv. Infarin. sec. 179: E che bel costume è poi quello di tutti quegli altri eroi, l'essere (infino a Nestore, ch'era decrepito) concubinarj?
Esempio: Segner. Op. 4, 634: Mormora tutta la contrada continuamente de' mali esempj che le reca un concubinario; ed egli.... dà a credersi di non esser notato da niuno.
Esempio: E Segner. Op. 4, 667: Riesca agevole a molte concubine e a molti concubinarj occultare con una simile astuzia il corpo del loro delitto, fatto in tanti pezzi, quanti sono i confessori che mutano.
Definiz: § I. E in forza d'Add. –
Esempio: Domin. Tratt. Car. 14 t.: Così chiama [la campana] il populo alla messa del simoniaco o concubinario come a quella dell'iusto sacerdote.
Definiz: § II. E pur in forza d'Add., trovasi per Contaminato da coloro i quali vivono in concubinato. –
Esempio: Salvin. Focil. 156: Nè men ti mescolare Del padre ne' concubinarj letti.