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CRONACA ed anche CRONICA.
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CRONACA ed anche CRONICA.
Definiz: Sost. femm. Narrazione di fatti, esposti secondo la successione dei tempi, ed in modo molto semplice.
Dal lat. chronica, neutro plurale dell'adiettivo chronicus, e questo dal grec. χρονικός, Attenente a tempo. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 30: In due modi, per due croniche antiche troviamo, che Fiorenza fue rifatta.
Esempio: Vill. G. 311: Mi parve convenevole di recare in questo volume e nuova cronica tutti i fatti e cominciamenti d'essa cittade.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 293: Tutto il mondo parlò di lui, e scrissesi nelle cronache.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 51: In quante croniche tu leggi, Truovi ch'esser potero da cento anni, Che governar me e le mie leggi.
Esempio: Cellin. Vit. 365: Io non mi voglio curare di scrivere in questa mia Vita cose che s'appartengono a quelli che scrivano le cronache.
Esempio: Red. Lett. 1, 151: Vi è la seguente riprova nella Cronaca de' Velluti, cominciata da Donato Velluti fin l'anno 1367.
Esempio: Manfred. Elem. Cronol. 73: Quando queste istorie sieno ordinate per anni, che allora chiamansi annali o cronache, si viene ad avere la serie di que' fatti, de' quali si tratta.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 3, 429: Leggete le croniche monastiche antiche.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 2: Continuatore [Filippo Villani] delle Croniche del padre suo.
Definiz: § I. Cronaca dicesi Quella parte delle Gazzette, dove si raccontano i fatti giornalieri della città, le voci che corrono e via dicendo; e con un aggiunto, come gazzetta Politica, gazzetta Teatrale ec., dicesi Quella parte, dove si riferiscono succintamente le notizie concernenti la politica, le rappresentazioni teatrali ec.
Definiz: § II. Cronaca, si disse figuratam. a Persona che avesse buona memoria, e sapesse raccontare per filo e per segno anche i fatti più intricati e confusi. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 320: Oh! tu sei una cronaca, Sì tieni a mente.
Definiz: § III. Cronaca scandalosa, dicesi familiarmente La voce che, spesso falsamente e sempre malignamente, racconta cose non buone e pregiudicevoli all'altrui fama.
Definiz: § IV. Far le cronache di una cosa, trovasi detto per Parlarne assai. –
Esempio: Red. Lett. 1, 236: Andrea Cavalcanti, Carlo Dati, quell'anima santa di Lorenzo Magalotti, e molti altri comuni amici l'hanno letta (la lettera) con tanta loro satisfazione, che ne fanno le cronache, e non se ne possano votar la bocca.