Lessicografia della Crusca in rete

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CORBEZZOLO.
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CORBEZZOLO.
Definiz: Sost. masc. Alberetto che nasce ne' boschi e nelle ragnaie, che non perde foglia, e che fa i fiori bianchi in radi e corti grappoli, e il frutto rotondo e a piccolissime punte, il quale gialleggia nella rossezza, ed è grande come una grossa ciliegia. Chiamasi, ma meno comunemente, anche Albatro; ed è l'arbutus unedo de' Botanici.
Probabilmente è forma allungata dell'inusitato corbezzo, come corbezzola è dell'antiquato corbezza: e corbezzo è forse una corruzione contadinesca del lat. arbutus (donde il franc. arbousier e l'ingl. arbute), pronunziata la prima sillaba con forte aspirazione. –
Esempio: Bocc. Amet. 91: Il lazzo sorbo e il fronzuto corbezzolo, e l'alto faggio.
Esempio: Ricett. fior. G. 43: Il legno guaioco.... fa le foglie simili al corbezzolo.
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 667: Il corbezzolo umil, che lui simiglia, Se non mostrasse il suo dorato, e d'ostro Diverso frutto.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 17: Tra queste [piante che di continuo verdeggiano] è la palma, il cedro così arbore come fruttifero, l'alloro, l'ulivo, l'arcipresso, la siliqua, il pino, il leccio, la lecciastrella che per altro nome sfiocine s'addomanda, il bossolo, il corbezzolo, l'agrifoglio, il lauro regio e il ginepro.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 13, 45: Di non esterne [piante] poi v'era il nocciuolo, Il mandorlo, il corbezzolo, il granato, Il pero, il fico ec.