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GIOIELLO, che nel plur$. fa anche Gioiegli.
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GIOIELLO, che nel plur. fa anche Gioiegli.
Definiz: Sost. masc. Propriamente Gioia, o Pietra preziosa, legata in metallo prezioso, acconciamente lavorato; ovvero, Più gioie legate insieme nel detto modo: ma in senso più largo e indeterminato, prendesi per Oggetto di metallo prezioso, con gioie o senza, da servire per ornamento od abbigliamento, specialmente femminile.
Da gioia, di cui è forma diminutiva. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 146: Per essere reina, sì 'mpegnò tutt'i suoi gioielli.
Esempio: Vill. G. 566: E menonne seco molti prigioni Pistoiesi; e altri,... e molta roba, drappi, e arnesi, e gioielli.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 193: Ti donerò un così caro e bello gioiello, come niun altro che tu n'abbi.
Esempio: Albanz. Bocc. Donn. fam. M. 250: Tagliossi (Ipsicratea) i biondi capelli,... e comportò non solamente coprire il suo bel volto con l'elmo, ma.... riporre i fregi d'oro, i gioielli e le vesti di porpora lunghe insino ai piedi, ec.
Esempio: E Albanz. Bocc. Donn. fam. M. 289: E fatta (Cleopatra) quasi meretrice de' re d'Oriente, cupida di tesoro e di gioielli, ec. (L'originale latino ha in ambedue i passi: iocularia).
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 278: E più profferano questi della Reina, per fino alla metà del tutto di quello è venuto nelle mani del Re, sopra detti fiorini Xm dare gioielli in pegno.
Esempio: Cellin. Vit. 36: E in dodici giorni finii il detto gioiello in forma di giglio, come ho detto di sopra, adorno con mascherini, puttini, animali, e benissimo smaltato; in modo che li diamanti, di che era il giglio, erano migliorati più della metà.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 126: Mi sembran questi le doglienze di femminetta che abbia perduti i vasetti di liscio, le vesti di porpora e' gioielli d'oro.
Esempio: Ross. B. Appar. Est. 10: La sua capellatura era bionda e crespa, e d'alcuni mascherini d'oro e gioielli adorna.
Esempio: Buonarr. Descr. Nozz. 4: Con mantelletti neri e adorni, e berrette superbissime, tutte accordonate di perle, e di gioielli di gran valore.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 3, 23: Primo e perpetuo intendimento del gioielliere, quando imprende a far gioielli, egli è far collegamento di gioie in qualcheduno de' più nobili metalli. Si posson fare i gioielli d'ogni sorta di gemme, e gemme figurate in ogni figura, e disposte in gioiello in mille foggie di disegni.
Esempio: E Bellin. Disc. Anat. 3, 24: Il pensier.... del gioielliere, concernente al solo formar gioielli non si stende più là che a legar gioie insieme con argento o con oro; ma il pensiero del modo del fargli comprende il pensier della forma e della materia di cui si vogliono, e dell'uso e del fine che deono avere, ec.
Definiz: § I. E semplicemente per Pietra preziosa, Gioia. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 7, 78: E quel gioiel terrai per ricordanza, Ch'io t'ho donato, sempre, in Orïente.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 7, 81: E per tuo amor terrò questo gioiello, Questo sempre sarà presso al mio core. (In ambedue di questi luoghi si parla di un prezioso e bel diamante).
Esempio: Cas. Pros. 2, 70: E certo niuna perla, niun gioiello orientale, fu mai di tanto prezzo, di quanto sarebbe quella pietra che bastasse a sì fatto paragone.
Definiz: § II. E in locuz. figur. –
Esempio: Giobert. Ges. mod. 4, 368: Carlo Alberto, che tanto fece per la Sardegna, il Piemonte e gli altri suoi stati, non vorrà dimenticar la Liguria, che è uno dei gioielli più nobili della sua corona.
Definiz: § III. Pure per Oggetto prezioso, Lavoro d'arte, di metallo prezioso, con gioie o senza, ma non per uso di abbigliamento. –
Esempio: Belleb. Stat. S. Iac. volg. 28: Uno gioiello con tabernacolo d'ariento dorato, a padiglione smaltato, con quattro angioletti,... con due colonne d'ariento, tutto chiavato in su taula.
Esempio: Pucc. A. Centil. 4, 20: Tornati da Maiolica la gente, Recaronne una porta di metallo,... E due colonne, che parean corallo, Sì rilucevan, di bel profferito, E a' Fiorentini disser:... Perchè il Comun da voi si tien servito,... De' due gioielli l'un v'ha consentito.
Esempio: Bern. Bim. burl. V. 149: Poi forse che lo menano (chi è carcerato per debiti) in un forno? Serronlo a chiave in una forte ròcca, Com'un gioiel di molte perle adorno.
Definiz: § IV. Figuratam. detto di cosa di gran pregio o valore, di grande utilità, da fame gran conto, e simili. –
Esempio: Sacch. Bott. 1, 29: E presso a quel palazzo ha un giardino, Che par creato dal Signor divino. Non si potrebbe mai per tempo e tempo Narrar la gran biltà di quel gioiello.
Esempio: Giust. Vers. 224: Oltre a codeste bricciche, costui La sacca d'un gioiello avea provvista.... Cosa mirabilissima.... Cosa che serve per tutti i bisogni; E questa perla era il Libro de' Sogni.
Definiz: § V. E in particolare detto di opera d'arte, o lavoro dell'ingegno, a denotarne la squisita fattura, la singolare bellezza, e simili.
Definiz: § VI. E pur figuratam. detto di persona carissima, da volerle gran bene, compiacersene, farne grande stima, e simili; più comunemente Gioia. –
Esempio: Colomb. Lett. 139: Desiderando.... che Cristo vi trasformi tutte in lui e che faccia di voi suoi gioiegli co' quagli (quali) sempre si diletti.
Esempio: Buonarr. Tanc. 4, 3: Quanto a bellezza, Cecco è un gioiello, Che val più che non val'una cittàe.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 562: Quanto a bellezza, Cecco è un gioiello; una gioia. I Greci, ἄγαλμα, una immagine; tratta la similitudine dalle statue greche, che erano belle e perfettissime.
Definiz: § VII. E ironicam. detto pur di persona galante, effeminata, e simili. –
Esempio: Buonarr. Sat. 1, 220: E v'è più a grado.... 'l conversar co' Menichi e co' Biagi, Che qui con quello e con quell'altro e questo Gioiel muschiato infra bambagia d'agi.
Definiz: § VIII. Si usò per Oggetto di più o men pregio, dato o chiesto in dono; come oggi si direbbe Regalino o Regalo, e simili. –
Esempio: Senec. Pist.: Io sono il figliuol del vostro fattore, col quale voi vi solavate tanto dilettare, e a cui voi solavate i gioielli recare: io sono il vostro vezzo. (L'originale lat. ha: sigillaria).
Esempio: Barber. Regg. Donn. 270: Non dilettate alle larghe chiusure (parla a monache), Nè all'oscure, nè basso parlare.... Nè ricevete gioielli dalla gente, E men ne date, e ponete ben cura.... Guardate voi non convenga donare Altro che ambra, cristalli o coralli.
Esempio: Bocc. Filoc. 291: Io non nego che quel velo, vilissima cosa, non fosse a lui donato dalle mie mani.... Non è però da credere che in un velo, od in altro gioiello, si richiuda perfetto amore: solamente il cuor serva quello.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 199: E facendosi un giorno alla finestra questa figliuola del Re, vide l'aquila (un'aquila d'oro); dove mandò a dire al padre, che la voleva per gioiello.