1)
Dizion. 5° Ed. .
CONTEMPORANEO.
Apri Voce completa
pag.577
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
CONTEMPORANEO. Definiz: | Add. Detto di persona, vale Che è del medesimo tempo, Vissuto, o Vivente, nell'età medesima di un altro: ed usasi pure in forza di Sost., per lo più con l'aggiunto di un adiettivo possessivo. |
Dal basso lat. contemporaneus. – Esempio: | Bocc. Vit. Dant. 243: Non solamente passò ciascuno suo contemporaneo, ma ec. |
Esempio: | Vill. F. Vit. 1: Sidonio, uomo eruditissimo, il quale a Claudiano fu contemporaneo. | Esempio: | Dat. Vegl. 3, 101: Molte cose segnalate,... delle quali era più facile agli uomini contemporanei farne esatta memoria, restano nella medesima oscurità. | Esempio: | Red. Lett. Occh. 10: Esso fra Bartolommeo fu contemporaneo dello Spina. |
Esempio: | Giulianell. Mem. Intagl. 21: Sarebbe veramente uno de' maggiori casi questo, il ritrovarsi in due professioni diverse quattro soggetti contemporanei aventi il nome simile. |
Definiz: | § E detto di cosa, vale Appartenente alla stessa età, Fatta o Avvenuta nel medesimo tempo, di un'altra. – |
Esempio: | Dant. Conv. 278: Per che assai è manifesta la divina elezione del romano Imperio per lo nascimento della santa Città, che fu contemporaneo alla radice della progenie di Maria. |
Esempio: | Targ. Viagg. 12, 29: Una delle pitture più antiche che oggigiorno ci restino, contemporanea del Crocifisso che era già nella basilica di S. Miniato al Monte. |
|