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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPERFETTO.
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IMPERFETTO.
Definiz: Add. Non perfetto, Non finito, Non condotto al debito compimento; ed altresì A cui manca qualcosa per esser perfetto, intero o compiuto; detto principalmente di opera, lavoro, discorso, atto, e simili.
Dal lat. imperfectus. -
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 64: Lasciò l'una e l'altra di queste opere imperfetta.
Esempio: Cellin. Vit. 418: Pure ne cavai quel che io potetti, che è l'Apollo ed Iacinto, che ancora si vede imperfetto in bottega mia.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 11, 76: Baccio Bandinelli,... fatta condurre la basa di quell'opera a Benedetto da Rovezzano, fece condurre a Simone i festoni ed altri intagli bellissimi che vi sono, ancor che un festone vi sia imperfetto e solamente gradinato.
Esempio: Cecch. Samar. 2, 3: Io t'ho qui chiamato fuori Per finir quel discorso, che io dianzi Lasciai imperfetto.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 82: E l'una schiera d'asseguir procura Quella vittoria ch'ei lasciò imperfetta.
Esempio: Metast. Dramm. 7, 304: Seguir volea, ma l'imperfette voci Spettacolo improvviso Sul labbro mi gelò.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 6: Queste raccolte degli scherzi miei Saran sempre incomplete ed imperfette.
Definiz: § I. E per Non giunto, Non arrivato, al grado della propria perfezione, al termine del compimento proprio, sia rispetto all'essere suo, sia rispetto a un dato uso od ufficio; detto di cosa, e figuratam. anche di persona. –
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 120: Onde imperfettamente si può dire, ed in certo modo, che e' sien partecipi della ragione; ma che e' sieno come i fanciugli, i quali per la piccola età non sono ancora scritti nel numero dei cittadini, e come li vecchi, che sono stati lasciati senza obblighi civili, i quali assolutamente cittadini non debbon chiamarsi, ma in certo modo. E debbevisi aggiugnere ch'e' sien cittadini imperfetti quegli, e questi cittadini sfioriti; o altra simil cosa, chè ciò non importa.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 380: Per la freddezza di lei (dell'aria) i frutti della terra languendo, morirono crudi e imperfetti.
Esempio: Segner. Incred. 8: Formano così essi (certi predicatori) ne' cuori de' fedeli quasi un embrione, cioè a dire una fede umana; e con ciò porgono l'opportunità allo Spirito Santo d'infondere in un tal feto, ancora imperfetto, l'anima di una fede divina (qui in locuz. figur.).
Definiz: § II. E per Che manca, Che difetta, di entità, o di alcuna qualità o condizione, per esser perfetto; detto di persona o sua facoltà, o anche di cosa, considerata così in se, come in relazione all'idea di perfezione assoluta, o dell'Essere assolutamente perfetto, cioè Dio. -
Esempio: Dant. Conv. 308: La viltà di ciascuna cosa dalla imperfezione di quella si prende, e così la nobiltà dalla perfezione; onde tanto quanto la cosa è perfetta, tanto è in sua natura nobile; quanto imperfetta, tanto vile. E però se le divizie sono imperfette, manifesto è che sieno vili.
Esempio: E Dant. Rim. 196: Che sieno vili appare ed imperfette (le ricchezze), Chè, quantunque collette, Non posson quïetar, ma dan più cura.
Esempio: Bocc. Laber. 171: Veramente tu parli come uomo che ancora non mostra conosca il costume della divina bontà, che è perfettissima, ed estimi così nelle sue opere esercitarsi come voi, che mortali e mobili e imperfetti sete, fate.
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 125: Egli (il nostro intelletto) può in uno punto quasi indivisibile di tempo ascendere, con il discorso e con la cognizione, da 'l più basso e più imperfetto ente che si ritrovi in questo universo, il quale è secondo i filosofi la prima materia, a 'l più alto e più perfetto, il quale è la prima forma.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 13: Di quella gran mente può dirsi la nostra un picciol modello imperfetto.
Definiz: § III. E nel linguaggio dei Mistici, detto di persona, vale Che non mena costantemente vita spirituale; anche in forza di Sost. -
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 201: Alquanti, che paiono uomini vili e imperfetti, al tempo della persecuzione si trovano perfetti, e forti a ricevere lo martirio.
Esempio: S. Antonin. Lett. 100: La vanagloria, e la propria reputazione è sottile e pericoloso vizio,... la quale non solamente gli imperfetti, ma i santi molesta.
Definiz: § IV. Detto di conoscenza o cognizione, vale Non pieno, Non intero, Non adeguato all'obietto. -
Esempio: Dant. Conv. 317: E perchè la sua conoscenza (dell'anima) prima è imperfetta, per non essere sperta nè dottrinata, piccioli bèni le paiono grandi.
Definiz: § V. Pure per Non pieno, Non intero, Manchevole, detto di bene, o altra cosa simile. -
Esempio: Petr. Rim. 2, 238: Ma tanto ben sol tronchi e fai imperfetto Tu, che da noi, signor mio, ti scompagne.
Esempio: Metast. Dramm. 4, 304: Vieni, o germano amato, Del mio contento a parte: era imperfetto Non diviso con te.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 266: La nostra vita, mancando sempre del suo fine è continuamente imperfetta.
Definiz: § VI. E detto figuratam. di opere, o del modo di operare, vale Vizioso, Corrotto. -
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 363: Carco forse talor di sdegno, amico Bruciol mio, sete del novello stile, Onde con voi degli altrui falli dico, Mostrando al mondo quanto basso e vile È 'l suo imperfetto oprar, che tanto estima, Che nulla alberga in lui chiaro o gentile.
Definiz: § VII. Vale pure Che ha difetti o mancamenti, Difettoso, detto di scrittura, libro, e simili. -
Esempio: Salv. Avvert. 1, 40: Luoghi che nel Decameron dello 82 si sono anzi voluti lasciar difettosi o imperfetti, che correggergli di fantasia.
Definiz: § VIII. Detto di qualsivoglia corpo o materia, vale Che manca di alcune delle qualità che si richiedono perchè sia perfetto o bonissimo nel genere suo, o perchè serva bene al suo ufficio o scopo; e con più grave senso, Che ha vizj o impurità, Guasto o Corrotto da elementi eterogenei od impuri, e simili. -
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 130: Nè impedita saria quand'ella (l'acqua) fusse cento volte più impura, mista ed imperfetta, purchè le restasse il peso e la flussibilità.
Esempio: E Galil. Op. astronom. appr.: Lascio stare l'inconvenienza grande che è nel voler che i corpi celesti sieno così eccellenti e divini, e la terra, quasi feccia del mondo, imperfetta, impura e vilissima.
Definiz: § IX. Detto di salute imperfetta, vale Non buono, Cagionevole, e simili. -
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 35: Atteso lo stato in cui vi trovate, di così imperfetta salute, o dovevate dettare, o lasciar affatto di scrivermi.
Definiz: § X. Imperfetto, costruito con un compimento retto dalla prep. Di, vale Che è difettoso rispetto a ciò che è espresso dal compimento, Che non ha ciò in grado o condizione tale, da servir bene all'uso od ufficio proprio. -
Esempio: Vill. M. 70: Disse come grande vergogna era a lui e a loro essere stati tanto tempo intorno a quella terra abbandonata di soccorso, e imperfetta di mura, e non averla potuta prendere.
Definiz: § XI. Term. dei Grammatici. Aggiunto di quel tempo del verbo, il quale serve principalmente a indicare un'azione o un modo di essere incominciato ma non compiuto, o non escludente la continuazione; e usasi spesso anche in forza di Sost. -
Esempio: Varch. Lez. Verb. 66: Il tempo chiamato da' Latini preterito imperfetto, cioè passato non compito, e da' Greci prudentemente παρατατικὸς, cioè estensivo, a dinotare la continovazione del presente, e da noi il tempo che correva, è quello il quale ne dimostra l'operazione essere bene incominciata, ma non già fornita ancora.
Esempio: E Varch. Lez. Verb. 68: Si disse che i gramatici credono, che questo tempo in questo modo (nell'ottativo) sia congiunto, cioè significhi il presente e il preterito imperfetto insieme.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 205: Se l'azione essendosi già cominciata a fare, si lasciò imperfetta, i Latini lo dicono preterito imperfetto.
Definiz: § XII. Term. dei Matematici. Aggiunto di quel numero imperfetto, le cui parti aliquote prese insieme non danno per somma il numero stesso; ma è voce poco usata.
Definiz: § XIII. Si disse altresì di potestà imperfetta o potenza imperfetta, per Che ha l'esponente frazionario. -
Esempio: Agn. Inst. anal. 2, 463: La regola generale è adunque che il differenziale d'una qualunque potestà perfetta o imperfetta, positiva o negativa, è il prodotto dell'esponente della potenza, ec.
Definiz: § XIV. Term. musicale. Aggiunto di ritmo imperfetto, vale Non bene quadrato o cadenzato; e aggiunto di tempo imperfetto, modo imperfetto, prolazione imperfetta, vale Pari. -
Esempio: Don. Music. Scen. 64: Poco ariose.... sono le melodie, che hanno il ritmo troppo confuso, o uniforme, o non bene tessuto, o in altri modi imperfetto.
Esempio: E Don. Music. Scen. appr.: Due sorti di battute abbiamo,... la binaria, e la ternaria; la binaria, che consiste nella proporzione eguale prima, è fondamento dell'altre, e si dice binaria; perchè il due è suo numero radicale, egual tempo mette nel posare, e levare di battuta, e questa è più facile, più quieta e placida dell'altre, e dagli antichi si diceva ritmo eguale,... e si segna oggi con questi e altri segni, e la chiamano Modo, Tempo, o Prolazione imperfetta, non per alcuno misterio, come se per dimostrare secondo i Pittagorici, che il numero ternario sia più perfetto del binario,... ma per certa loro massima grossolana, che dove entrano meno note, sia minore perfezione.
Esempio: Magal. Lett. scient. 81: Ci può egli esser mai caso.... che vi succeda di pigliare cissolfaut di natura sua grave, per un cissolfaut di natura sopracuta, un'ottava per una settima, una perfetta per un'imperfetta, un'imperfetta per una falsa, una voce intera per un diesis, ec.?
Definiz: § XV. E Consonanza imperfetta, vale Dissonanza. -
Esempio: Castigl. Corteg. V. 37: Nella musica.... è vizio grandissimo far due consonanze perfette l'una dopo l'altra; tal che il medesimo sentimento dell'audito nostro l'aborrisce, e spesso ama una seconda o settima, che in sè è dissonanza aspera ed intolerabile: e ciò procede, che quel continuare nelle perfette genera sazietà, e dimostra una troppo affettata armonia; il che, mescolando le imperfette, si fugge, col far quasi un paragone ec.
Definiz: § XVI. Imperfetto, in forza di Sost., vale Cosa imperfetta. -
Esempio: Dant. Conv. 323: L'uomo di diritto appetito e di vera conoscenza..., non amandole (le ricchezze), non si unisce ad esse...; ed è cosa ragionevole, perocchè il perfetto collo imperfetto non si può congiungere.
Definiz: § XVII. E per Natura, Parte, imperfetta, Imperfezione, di checchessia. -
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 130: Ben aveva veduti costoro quello che diceva, cioè il profeta David: L'imperfetto mio (cioè la mia imperfezione) videro gli occhi tuoi; e nel libro tuo tutti saranno scritti.
Esempio: Petr. Rim. 1, 95: E credo, dalle fasce e dalla culla Al mio imperfetto, alla fortuna avversa, Questo rimedio provvedesse il cielo.
Esempio: Bald. Pros. 298: Non consiste la maggior dignità nell'esser perfetto, rispetto all'imperfetto della propria specie, ma come paragonato a spezie diversa.
Definiz: § XVIII. Pure in forza di Sost., per Uomo imperfetto, cioè non virtuoso. -
Esempio: Bemb. Rim. 15: Ella ti scorgerà; ch'ogni imperfetto Desta a virtute; e di stil fosco e frale, ec.