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1) Dizion. 5° Ed. .
INFRIGIDARE.
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Dizion. 5 ° Ed.
INFRIGIDARE.
Definiz: Att. Render frigido, Far divenir freddo, Raffreddare; usato anche assolutam. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 41: Il sole sempre scalda ed allumina..., ma s'egli avesse virtù d'infrigidare, questa sarebbe grande virtude.
Esempio: Pallad. Agric. 226: Ivi sotto ha acqua sotterra presso ad arbore o ad altra cosa che quell'aere infrigida e ingrossa.
Esempio: Gell. Lettur. N. 2, 550: Sì come è verbigrazia nel fuoco la calidità, donde nasce lo scaldare; e nell'acqua la freddezza, donde nasce lo infrigidare.
Esempio: Din. Cical. III, 2, 46: Privarlo (il vino) della dolcezza che si ha nel berlo puro, e infrigidarlo sì, che della seconda e non minor dolcitudine egli avesse a restar privo per sempre.
Definiz: § I. E per Rinfrescare. –
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1385: Lo aceto infrigida e costrigne.
Definiz: § II. E per Gelare, Ghiacciare. –
Esempio: Med. L. Op. 2, 101: Fan gli occhi e 'l naso un fonte, e 'l ciel lo 'nfrigida.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Sannazz. Arcad. 125: E' leggeran nel bel sasso quadrangulo Il titol che a tutt'ore il cor m'infrigida.
Definiz: § IV. E Neutr. Divenir freddo, Freddare, Infrigidire. –
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 136: Piglisi alcuna quantità di quell'acqua della quale desideri di conoscere la proprietà, e altrettanta liscía, e insieme si facciano bollire per lo spazio d'un quarto d'ora; di poi lasciato infrigidare per spazio di sei ore, in fondo del vaso quel corpo (col quale l'acqua era mista) si troverà (il Cod. Magliabechiano, liscía; male la stampa, lisca).