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1) Dizion. 5° Ed. .
OBLATORE.
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OBLATORE.
Definiz: Sost. masc. Colui che fa oblazione, Chi offre.
Lat. oblator. ‒
Esempio: Galil. Op. Cart. XVII, 105: Il principe, mal consigliato, disprezza l'offerte, e l'oblatore, in vece di premio e di grazie, ne riporta disturbo e vilipendio.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 210: Nè vi credete, che quando la Chiesa riceve o il curato attacca quei voti, creda di ricevergli, o d'attaccargli, come tante indubitate riprove d'altrettanti miracoli; ma come semplici contrassegni della pia affezione, della pietà, della gratitudine degli oblatori.
Definiz: § I. Comunemente si usa assolutam. a significare Colui che fa un'offerta per contribuire ad opere di beneficenza, di religione, e simili.
Definiz: § II. Vale anche Chi offre un prezzo in una vendita all'asta, Chi dice a un incanto, e simili: Offerente. ‒
Esempio: Legg. Band. C. 2, 187: Dove ne fussin permesso l'appellazioni e ne fussi stato appellato, se ne debbino per gli oblatori predetti far fare e' contratti, come di sopra, intra un mese ec.
Esempio: Instr. Cancell. 3, 106: E sono i Cancellieri obligati ad ovviare con ogni opportuna diligenza alle conventicole, che si fanno tal volta da gli oblatori, per fare alzare i salarj de' camarlingati, o altri ufiziali, e abbassare i proventi.
Esempio: E Instr. Cancell. 5, 181: Da intendersi cominciati detti termini il dì che saranno, come a' migliori offerenti, state loro relassate (certe cariche), e mancandone, dovranno di nuovo incantarsi a perdita de' suddetti oblatori.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 1, 322: Si procede alla subastazione e vendita de' castelli e di altri beni, li quali si deliberano al miglior oblatore.