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1) Dizion. 5° Ed. .
ARGENTO.
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ARGENTO.
Definiz: Sost. masc. Metallo di colore bianco lucido, malleabilissimo, duttilissimo, ed il più prezioso dopo l'oro ed il platino.
Dal lat. argentum. –
Esempio: Dant. Inf. 14: La sua testa è di fin oro formata, E puro argento son le braccia e il petto.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 200: E quando a tavola sarò, me la manda [la vivandetta] in una scodella d'argento.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 2: Le porte qui d'effigïato argento Su i cardini stridean di lucid'oro.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 4, 202: Supponiamo ora, che l'argento per esser men grave dell'oro pesi dodici volte più che l'acqua.
Esempio: Menz. Sat. 5: E beve in tazza di forbito argento.
Definiz: § I. Figuratam. Argento e Liquido argento, dicesi l'acqua molto limpida. –
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 94: Rendete il puro argento alle vostre onde, Sacrati fiumi.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 67: E guizzò meco in quel vivace argento.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 60: S'alcun giammai tra frondeggianti rive Puro vide stagnar liquido argento.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 5, 56: Arresta il rivo i fuggitivi argenti.
Esempio: Spolv. Colt. Pis. 1, 532: E volubili argenti e bei cristalli Spinti con arte a empir canali e doccie.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 121: Che sporgendo sul fiume, i rami folti Ombra faceano al sottoposto argento.
Definiz: § II. Pur figuratam. si dicono d'argento le cose, che come quello biancheggiano e risplendono. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 12: E i cape' d'oro fin farsi d'argento.
Esempio: Comp. Mantell. 4: Dal lato destro si levò un vecchione, Che per antichità d'argento ha' crini.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 83: I crini avea qual d'oro e qual d'argento.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 129: Quale a pioggia d'argento e mattutina Si rabbellisce scolorita rosa.
Esempio: Chiabr. Rim. 4, 7: E la fronte inghirlandate, Faticavano al concento Sempre in danza i piè d'argento.
Definiz: § III. Per Moneta d'argento, e anche per Ogni sorta di moneta. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 312: Fosti venduto per poco di argento.
Esempio: Dant. Inf. 32: Ei piange qui l'argento de' Franceschi.
Esempio: Medit. Alb. Cr. 31: Di tanta fiamma di avarizia e di cupiditate fu acceso [Giuda], che il verace Iddio di tutti vendè per argento.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 80: Che la cagion ch'io vesto piastra e maglia Non è per guadagnar terre nè argento.
Esempio: Car. Long. 72: Scosso un tratto il sacchetto della moneta,.... abbracciò e baciò Driante; il quale veggendo tanto argento, quanto non avrebbe mai creduto di vedere, di presente gli promise la Cloe.
Esempio: Salvin. Senof. 65: Vinto dall'argento e da' regali, promette di dare il veleno.
Definiz: § IV. Argenti al plur. per Argenteria. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 372: Ha una bellissima Quantitade d'argenti, che lasciatigli Furon, con l'altra eredità, da un vescovo Suo zio; e l'altr'ier.... veder me li fe' tutti.
Esempio: Car. Lett. ined. 2, 117: Rimproverandogli, oltre agli altri favori, non so che argenti che gli avea donati.
Esempio: E Car. Lett. Farn. 1, 212: Io feci anco parole col Palello, che non volesse consegnare quelli argenti a lui e a quelli altri servitori.
Definiz: § V. Argento de' gatti, dicesi il Talco bianco o Mica in piccole scagliette che sembrano grossa polvere d'argento.
Definiz: § VI. Argento musivo o musaico. È una preparazione di stagno, ridotto a guisa di polvere d'argento, per dar colore argentino alle carte, ai disegni, al legno e simili.
Definiz: § VII. Argento vivo, che anche scrivesi Argentovivo, è detto il Mercurio. –
Esempio: Cellin. Pros. 147: Lo argento vivo è un veleno smisurato, il quale guasta gli uomini talmente, che pochi anni servono a questa professione e ad altro.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1417: L'argento vivo, notissimo minerale, è un corpo flussibile e liquido come quello dell'acqua, con una lucente bianchezza.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 26: Empiasi per di quivi d'argentovivo.... Scenderà subito l'argento della canna per tutto lo spazio.
Definiz: § VIII. Avere addosso l'argento vivo, vale Non potere star fermo. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 98: Io credo che tu abbi argento vivo, Margutte, ne' calcetti e negli usatti.
Definiz: § IX. Argento dicesi comunemente anche quell'amalgama di mercurio e di stagno, e talvolta anche di bismuto, che steso a modo d'una foglia sottile dietro alle luci degli specchi, fa che riflettano distinte le immagini degli oggetti.