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ERUTTAZIONE.
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ERUTTAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'eruttare; detto dei vulcani, e riferito a fuoco, lava, e simili.
Basso lat. eructatio. ‒
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 253: Cominciò questa [voragine] appunto in quel tempo a oscurare l'aria con grandi e spaventose eruttazioni di fumo così rapido e violento, che ec.
Esempio: Maff. Anfit. 321: Favola racconta [il De Ville] non mai quivi intesa d'una eruttazion di fuoco, che n'avesse anni avanti buttata in aria gran parte.
Definiz: § I. E assolutam., che oggi dicesi più comunem. Eruzione. ‒
Esempio: Bottar. Lez. Trem. 53: Le stessissime montagne.... non hanno tra loro comunicazione nessuna, come si ravvisò nella grande eruttazione del Mongibello, seguita l'anno 1634.
Definiz: § II. E per Le materie eruttate. ‒
Esempio: Targ. Viagg. 1, 57: Vastissimi tratti ne sono nella Campagna di Roma, ed in Roma medesima, mescolate però con eruttazioni di antichissimi vulcani ora estinti.
Esempio: E Targ. Prodr. Tosc. 13: E se l'accensione di alcuni fuochi sotterranei.... sia stata, colle sue eruttazioni e lave, la causa ec.
Definiz: § III. Eruttazione dicesi nel linguaggio della Medicina, Il frequente mandar fuori dalla bocca le ventosità, che si formano nello stomaco. ‒
Esempio: Cresc. Agric. volg. 297: L'anice.... contr'alla ventusità, e indigestione, e acetosa eruttazione, deasi.
Esempio: Pap. Cons. med. 1, 166: I flati, l'eruttazioni e le indigestioni.... accompagnano la infermità di questo nobilissimo Signore.
Esempio: Cocch. Asclep. C. 8: Asclepiade, per escludere l'idea del vero cuocersi degli alimenti dentro al corpo vivo, si servì dell'argomento, che nei vomiti e nelle eruttazioni, e nelle aperture anatomiche non si riscontrano mai quelle medesime mutazioni nell'odore, nel colore e nella consistenza, che la vera cottura suole produrre.