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1) Dizion. 5° Ed. .
ANGOSCIA.
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ANGOSCIA.
Definiz: Sost. femm. Grave travaglio, specialmente dell'animo; Forte angustia.
Dal lat. angustia; prov. e ant. catal. angoissa angoissa. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Ed egli a me: l'angoscia delle genti, Che son quaggiù, nel viso mi dipigne Quella pietà, che tu per tema senti.
Esempio: Petr. Rim. 1, 25: E se qui la memoria non m'aita,.... iscusinla i martirj, Ed un pensier, che solo angoscia dalle.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 115: Sì come le cose temporali tutte sono transitorie e mortali, così in sè e fuor di sè, essere piene di noia e d'angoscia e di fatica.
Esempio: Mart. L. Op. 103 t.: Basta ch'al nascer nostro angoscia e pianto, Al morir si convien la gioia e 'l canto.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 79: Sebben la fera destra ei riconosce, Onde percosso ebbe mortali angosce.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: Dovendo poi passar per un paese, Dov'è qualche signor che mi conosce,.... Allor son nelle smanie e nelle angosce.
Definiz: § I. E per Grave dolore, travaglio, anche del corpo. –
Esempio: Dant. Inf. 9: Dal volto rimovea quell'aer grasso, Menando la sinistra innanzi spesso; E sol di quell'angoscia parea lasso.
Esempio: E Dant. Inf. 34: Lo duca con fatica e con angoscia Volse la testa ov'egli avea le zanche.
Definiz: § II. Angoscia per Grande difficoltà di respiro, accompagnata da oppressione o palpitazione. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 361: Patisce [chi sogna] angoscia e ansietà, come s'egli affogasse.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 255: L'omo sogna spesse volte avere grande peso addosso, ed àe grande angoscia, massimamente quando l'omo dorme rivolto, che 'l sangue corre al cuore e grava il cuore, sicchè pare a l'omo avere tutto 'l mondo addosso.
Definiz: § III. Angoscia di stomaco per Travaglio di stomaco; Dolore di questo viscere con eccitamento al vomito. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 165: Siccome quelle, che tra per grave angoscia di stomaco, e per paura morte s'erano.
Definiz: § IV. Dare angoscia, vale Molestare, Tribolare. –
Esempio: Dant. Rim. 126: Dannomi angoscia li sospiri forte, Quando il pensiero nella mente grave Mi reca quella che m'ha il cor diviso.
Esempio: Leggend. B. Umil. 21: Alle quali parole il padre e parenti suoi furono confusi sì fortemente, che non ardirono più di darle angoscia.
Definiz: § V. Darsi angoscia, vale Travagliarsi, Prendersi affanno di checchessia. –
Esempio: Libr. Eccl. 36: Or perchè mi diedi angoscia d'imparare senno?
Definiz: § VI. Venire in angoscia, vale Venir meno, Svenire, Perdere il sentimento. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 26: Ecco sentiamo picchiar la porta.... Io che m'avvisai subito che non poteva esser altri che Luigetto, venni quasi in angoscia, e di nuovo mi raccomandai a tutti loro.