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1) Dizion. 5° Ed. .
CONCUSSIONE.
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CONCUSSIONE.
Definiz: Sost. femm. Violento scotimento, Forte squassamento: ma in questo senso è voce poco usata. –
Dal lat. concussio. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 139: Ecco lo cedro di Paradiso, cioè Andrea ch'era un grande santo nella Chiesa, udimmo che fu concusso, ma non divelto; acciò che a noi, che siamo infermi, della sua concussione nasca paura, e della sua fermezza fiducia.
Definiz: § I. Trovasi anche in senso figurato, per Commozione. –
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 69: Ancora per lo digiuno si conserva l'uomo sanza concussione di mente appo le tentazioni de' malagevoli vizj.
Definiz: § II. Term. de' Medici, vale Scotimento interno, Ripercussione; ed anche Sbattimento delle membra, Forte tremito. –
Esempio: Bertin. A. F. Medic. dif. 306: Fieri sintomi coi quali [le febri quartane] assaltano un povero galantuomo, come quel freddo, quell'orrore, quella concussione, quel quasi tritamento d'ossa ec.
Esempio: Targ. Asfiss. 346: Frequentemente accadono forti asfissie, subitamente cagionate da concussioni del cervello, per cadute o percosse.
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 143: Portan fuori i vomiti le impurità concotte, non solo direttamente dallo stomaco, dal piloro, e dalle glandule che stanziano intorno all'addome ed al cuore,... ma per la loro concussione e convulsione agiscono sopra le vene, le arterie e le glandule più distanti.
Definiz: § III. Più comunemente usasi come Termine de' Legisti; e dicesi quel Delitto che vien commesso da un pubblico ufficiale, allorchè, abusando della propria autorità, costringe alcuno a somministrare indebitamente a lui stesso o ad un terzo denari, o a procurare altri benefizj o vantaggi. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 30, 8: La concussione è quando alcuno, ch'è in uffizio, toglie per paura alcuna cosa a' sudditi; ovvero quando non vuole quello, di che egli è tenuto, se non gli è data pecunia; ovvero quando alcuno ufficiale toglie per forza alcuna cosa, più che non è il suo soldo o salario; ovvero quando alcuno accusa, e per pecunia si rimane di non accusare.
Esempio: Magal. Lett. At. 586: È un mero trovato per formare una spezie di satira ingegnosa contro gli aggiramenti e le concussioni del foro civile.
Esempio: Alf. Sallust. 24: Poco dopo a Catilina, reo di concussione, venne inibito il consolato.