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1) Dizion. 5° Ed. .
INCANNATA.
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INCANNATA.
Definiz: Sost. femm. L'atto dell'incannare, ed altresì Tanta quantità di filo quanta ne può stare sopra cannone, cannello, o rocchetto, sul quale si avvolge per mezzo dello incannatoio.
Definiz: § I. Figuratam., si usò per Intrigo, Imbroglio, Raggiro, Viluppo. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 49: Oh questa sarà un'altra incannata!
Esempio: E Cecch. Corr. 4, 11: I vo'.... che noi Andiamo insino in dogana. A. A che fare? S. A chiarir come sta questa incannata De' duo corredi.
Esempio: Buonarr. Aion. Cod. 15: Dice qualcun: quest'è una 'ncannata.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 4, 63: Era di tutti la letizia immensa, Perchè nella lettiga riserrata Ognun la bella vergin esser pensa... Sol Margherita in lacrimar dispensa L'ore, e non sa capir tal incannata.
Definiz: § II. Vale anche Intrecciatura di ciliege fatta in una canna fessa in quattro. –
Esempio: Allor. A. Cap. 422: Quel dì che tu donasti all'Imbruneta Alla tua Beca sì bella incannata, Ben l'ebbe cara e dimostrossi lieta.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 201: Sono il tuo Parri pur dell'incannata Delle ciriege viscide e marchiane, E son quel che ti fa la serenata.
Esempio: E Allegr. Gev. 16: Benchè la ciliegetta, Di che ti mando, Geva, un'incannata, Sia cibo da svogliata; S'ella non giova, almanco ella diletta.
Esempio: Buonarr. Tanc. 4, 1: Invano al maggio i' l'ho attaccati i mai, E all'Impruneta fatte l'incannate.