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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPRIGIONARE.
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IMPRIGIONARE.
Definiz: Att. Mettere, o Far mettere, in prigione; Carcerare, Incarcerare: ed anche Far prigioniero. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 192: Imprigionando i cittadini a torto, e mancando della sua fede.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. L. 2, 22: Sanza fallo commesso o altra ingiuria La maladetta schiatta imprigionaro Allonda imperadrice con gran furia.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 344: Quasi tutto il rimaso degli scampati cristiani da lui a man salva fur presi e per molte città divisi ed imprigionati: fra' quali presi messer Torello fu uno, ed in Alessandria menato in prigione.
Esempio: Bandell. Novell. 3, 183: E con universal dolor di qualunque persona a così fiero spettacolo fu presente, quello legato condusse in prigione. Il castellano medesimamente imprigionò la marchesana.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 43: Ma s'a' meriti miei questa mercede Goffredo rende, e vuole imprigionarme, Pur com'io fossi un uom del volgo, e crede A carcere plebeo legato trarme; ec.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 207: Goffredo.... intende da un di loro com'e' fossero imprigionati da Armida, e come liberati da Rinaldo.
Esempio: Bentiv. G. Lett. 156: Vidi la camera, dove fu imprigionato.... il Cardinal di Borbone.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 81: Imprigionar gli onesti, e scannar gl'imprigionati!
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 11, 244: Fa imprigionare allor Eolo ogni vento, Affinchè il soffio lor non turbi 'l mare.
Esempio: Manfred. Rim. 67: Che pure alfin lui mal accorto inganna (il cacciatore l'augellino), E lieto l'imprigiona e il piè gli allaccia.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 295: Gli avvolgo Come una rete onde l'uscita è tolta Ai pesci imprigionati, al capo intorno Della veste le misere ricchezze.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 295: Entro a pochi concetti e brevi sentenze imprigionano l'eloquenza, come scacciata del regno suo; e quella che già di tutte l'arti padrona empieva di bellissima compagnia li nostri petti, ora smozicata e tronca, senza arredo, senza onore, sto per dire, senza libertà, s'imparacchia, ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 9: Noi non vogliamo, insomma, da te libri, Che 'mprigionin le lettere, e men quelle Dell'altre, ch'ebber già la libertate Per le vaste campagne d'Elicona.
Esempio: Varan. Vis. poet. 1: Tu (o Ragione) gli error miei condanni, e tu mi segui? Ah! non è ver, che a quel, che m'imprigiona, Laccio fatal tua libertà s'adegui. Vano di regno nome in te risuona.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 28: Imprigionate, dice [l'Apostolo], e reprimete l'intelletto in servigio della fede.
Esempio: Panzier. Tratt. 5: Ne' diletti razionali la sensualità è dalla ragione imprigionata: e però i sentimenti sono de' debiti diletti contenti.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 317: Ogni età, ogni sesso, ogni condizion di mortali, si lascia con diletto incantar dalla favola, imprigionar dalla scena.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 456: Mi contento di accennare un punto, che mi è impossibile di trattare al presente; e che pure è di gran rilievo per riscuotere la teologia dalle misere angustie, in cui quel grande ingegno del Bossuet l'ha imprigionata.
Definiz: § IV. Prendesi, figuratam., per Accogliere in sè e ritenere. –
Esempio: Salvin. Eneid. 6, 535: Igneo vigor, celeste origin ànno Quei semi, se non quanto gl'imprigionano I mali corpi e ammortano terrene Giunture e membra moritoie.
Esempio: Targ. Valdin. 1, 63: Lo spazio di tempo nel quale più comunemente le acque torbide stagnando depositano la terra che imprigionavano, vien fissato dal Cabeo a uno o due giorni, e dal Dechales a tre giorni.
Definiz: § V. Pur figuratam., per Raccogliere, Chiudere, entro a checchessia. –
Esempio: Pindem. Poes. 21: Chè qual rosseggi (o sole), rimenando il maggio, Nella rosa, e biancheggi entro i ligustri, Tu sei che, in loro imprigionando un raggio, Il diamante e il rubin colori e illustri.
Esempio: E Pindem. Poes. 294: Per questo forse la beata vite Di terra esce e s'impampina, ed il sole De' grappoli pendenti in ogni grano Uno imprigiona de' suoi sacri raggi?
Definiz: § VI. Altresì figuratam., detto di cosa, per Prendere e costringere a sè, aderendo con una certa forza e tenacia. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 36: Passando un fiume torbido Con soma assai pesante, Sentia dal fango un asino Imprigionar le piante.
Definiz: § VII. Riferito figuratam. ad acque, vale Rinchiuderle in modo che non possano aver esito o sgorgare.
Definiz: § VIII. Neutr. pass. imprigionarsi Mettersi in prigione, Entrare in prigione, Darsi altrui prigioniero. –
Esempio: Tass. Gerus. 4, 59: Arder minaccia entro 'l castello Aronte, Se di proprio voler non s'imprigiona.
Esempio: E Tass. Lett. 3, 27: È necessario, non venendo risposta, che si mandi a Ferrara, o che io medesimo vada. Non vogliate ch'io torni ad imprigionarmi, perchè non so chi sarebbe quell'amico che volesse rimaner in mia vece prigione.
Definiz: § IX. Per similit. –
Esempio: Tass. Rim. 1, 28: E fa (l'alma) quasi augellin ch'in alto s'erga E poi discenda alfin ov'altri il cibi; E quasi volontario s'imprigioni.