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MISTURA
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MISTURA.
Definiz: Sost. femm. Mescolamento, Mescolanza, di più materie, corpi, e simili, fra loro.
Dal lat. mixtura. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 540: Nelle terre è da cercar la fecondità, e che bianca e ignuda non sia la zolla, nè magro sabbione, senza mistura di terra, nè sola creta, ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 132: Faceva l'arricciato grosso della calcina con mistura di mastice e pece greca.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 51: E quella (l'aura) ai fiori, ai pomi e alla verzura Gli odor diversi depredando giva E di tutti faceva una mistura Che di soavità l'alma notriva.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 152: Ma vedemolo per fede perfettamente; e per ragione lo vedemo con ombra d'oscurità la quale incontra per mistura del mortale coll'immortale.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 68: Fu sempre più esaltato dal Pontefice, e rimesso a lui ogni giorno più le faccende, le quali, in mano di due nature tanto diverse, mostrarono quanto qualche volta convenga bene insieme la mistura di due contrarj; l'assiduità, la diligenza, l'ordine, la gravità dei costumi; la facilità, la prodigalità, i piaceri e la ilarità.
Esempio: Legg. Tosc. 10, 190 t.: Nè in verun caso le azioni, nelle quali vi sia mistura di criminale, nè quelle personali o reali, ec.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 71: La voce, gli strumenti che le danno la forma, l'alto, il basso, il tardo, il veloce sono cose naturali. Ma il come, la mistura, la composizione non è naturale.
Esempio: Legg. Band. Leop. 7, 88, 35: Con dichiarazione che i prigioni per debiti pubblici e fiscali o che abbiano mistura di criminalità,... non possino essere staggiti ad istanza di particolari.
Definiz: § III. E parlandosi di biade, o simili, vale Mescolo. –
Esempio: Soder. Op. 2, 396: Le veccie con le fave ed orzo si sogliono seminare insieme a far mistura per miglior pane, perchè da per sè sole lo fan cattivo.
Esempio: Targ. Viagg. 10, 357: Tale terreno è molto fertile, e soprattutto la segala vi fa a maraviglia, che si semina ove l'anno precedente è stato seminato il grano, ma nel terzo vi si semina mistura, cioè scanzola e fave, ec.
Definiz: § IV. Vale anche Composto di varie materie mescolate fra loro. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 184: Gli antichi usavano pestare nel mortaio quella [calcina] che e' volevano adoperare per gli intonachi, e temperavano questa mistura in maniera che mentre la davano non si attaccasse al ferro.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 123: Bisogna.... l'armadura della volta.... con buonissimi puntelli fermare, che la materia di sopra del peso non la sforzi; e dappoi saldissimamente turare ogni pertugio nel mezzo, ne' cantoni e per tutto, con terra, acciocchè la mistura non coli sotto quando si getta.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 9, 11: Quello che ai Bolognesi piacque sommamente, fu la mòrte di Nostra Donna, in figure tonde di mistura e di stucco molto forte.
Definiz: § V. Parlandosi di metalli, vale Corpo formato di metalli diversi fusi insieme; oggi comunemente Lega. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 4, 158: Fa che con rame e ferro un liquor bolle, Che forma una mistura a lui secreta.
Esempio: Adr. G. B. Lett. 40: Alcune figure d'esso (metallo) si chiamarono corintie, altre deliace, ed altre eginetiche.... per arte mescolando il rame chi con oro, chi con argento e chi con istagno, e chi più e chi meno; le quali misture gli davano poi proprio colore, e più e men pregio, ed inoltre il proprio nome.
Definiz: § VI. E per Ammasso, Mucchio, di checchessia. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 183: Quivi dèi corpi l'orrida mistura, Che piena avea la gran campagna intorno, Potea ec.
Esempio: Mont. Poes. 2, 218: Qual, pria che fosse il mar, la terra, il cielo, Del caos l'orrenda apparve atra mistura, Ove l'umido, il secco, il caldo, il gelo Fean pugna ec.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 3, 7: E a Michele gonfaloniere fu data autorità insieme con li sindachi de' Collegj delle Arti d'eleggere i priori: i quali elessero d'ogni mistura di cittadini (il lat. ha: ex omni colluvione civium).
Definiz: § VIII. Detto di corpi, elementi dei corpi, e simili, vale Combinazione, Unione, tra loro, da formare un tutto. –
Esempio: Dant. Parad. 7: Tu dici: Io veggio l'aere, io veggio il foco, L'acqua, e la terra, e tutte lor misture Venire a corruzione e durar poco.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 242: E tutte lor misture; cioè ogni composizione dei detti quattro elementi.
Definiz: § IX. Parlandosi di vivande, vale Mescolanza, Impasto, Intriso. –
Esempio: Bald. Vers. 167: Vedendo omai quella mistura (la polenda) Nulla bisogno aver più di Vulcano, Preso un largo taglier di bianco faggio, Fecene sovra quel rotonda massa.
Esempio: Red. Ditir. A. 29: Il cioccolatte è una mistura o confezione fatta di varj ingredienti.
Definiz: § X. E per Ciò che, mescolandosi colla cosa di cui si parla, l'alteri, o guasti, o renda impura, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 28: Tutte l'acque che son di qua più monde, Parrieno avere in sè mistura alcuna, Verso di quella che nulla nasconde.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 134: E senza avere (il laghetto) in sè mistura alcuna, chiarissimo il suo fondo mostrava esser d'una minutissima ghiaia.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 672: Parreno avere in sè mistura alcuna; cioè le nostre acque di questo mondo parrebbeno alquante meschiate.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 126: La gonnella bianca significa un adornamento de' membri corporali, e una bianchezza senza mistura, che significa purità senza malizia e senza difetto.
Definiz: § XI. E figuratam. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 11: Fu dunque la prima etade appellata d'oro, pura senza mistura di vizj.
Esempio: S. Antonin. Lett. 63: Cognoscere e amare il creatore, nel quale sono tutte virtù e bellezze e suavità ragunate, sanza mistura d'imperfezione.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 292: Non s'allargò con veruno a domandarne parere, volendo chiederlo solamente dalla ragione e da Dio, e sapendo che in quel degli uomini per amici e spirituali che sieno, può sempre ragionevolmente sospettarsi qualche mistura d'interesse e di carne.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 30: L'uomo, quantunque rinvolto tra la mistura de' sensi, "D'un'in altra sembianza Puote levarsi all'alta cagion prima".
Esempio: Lambr. Elog. 158: Lo spirito del giusto, del forte, del pietoso, che pare a noi troppo presto e indebitamente involato dalla morte, sente in ben altro modo saziata la sua bramosia del bene, lassù dove il bene non è mai contraddetto e non ha mistura di male.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 707: Ricordati.... che se la chiesa ti rende questa compagna, non lo fa per procurarti una consolazione temporale e mondana, la quale, se anche potesse essere intera, e senza mistura d'alcun dispiacere, dovrebbe finire in un gran dolore, al momento di lasciarvi; ma ec.
Esempio: Capp. Lez. 252: Il quale [dialetto dorico] doveva essersi conservato senza mistura dagli Spartani che dominavano nel Peloponneso, e tenacissimi d'ogni antica cosa vivevano segregati dagli altri popoli.
Definiz: § XII. Parlandosi di dottrine varie, di forme o generi di componimenti, di musica, di stili, e simili, vale Contemperamento, Accordo, Fusione, e simili, dicesi fra loro. –
Esempio: Tass. Lett. 2, 114: La dottrina anche del dialogo de la nobiltà e de la dignità è aristotelica; se ben v'è alcuna mistura di platonica, la qual da Simplicio, da Filopono e da Eustazio è ricevuta.
Esempio: Don. Music. Scen. 97: Ma per dire alcuna cosa della melodia de' cori, mi parrebbe che non si potesse errare a farla variata assai d'aria, e ricca d'intervalli e misture di generi e modi; e tanto più che nella maniera del concento, che stimo convenirle, non sarà malagevole praticare ogni sorte di modulazione, per difficile e artifiziosa che sia.
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 114: È lecito mutare una mistura (di generi di canto) in un'altra successivamente por modo cangiandola, che la progressione a gradi o a salti passi per diverse mutazioni ed accoppiamenti, i quali tutti comunichino alla mistura il carattere particolare dei generi semplici che la compongono.
Esempio: E Martin. G. B. Stor. Music. 1, 115: Quando la mistura si fa di due generi, le corde frapposte saranno tre, che, aggiunte alle estreme, formeranno una serie di cinque corde e di quattro gradi; ma quando la mistura facciasi di tutti i tre generi, le corde frapposte saranno quattro.
Definiz: § XIII. Di mistura, usato a modo di aggiunto, e parlandosi di pane, vale Di mescolo, ossia fatto di farina di grano mescolata con quella di altre biade. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 528: S'era.... immaginato di far entrare il riso nel composto del pane detto di mistura.