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1) Dizion. 5° Ed. .
ORMEGGIARE.
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Dizion. 5 ° Ed.
ORMEGGIARE.
Definiz: Att. Term. di Marina. Fermare mediante gli ormeggi, riferito a nave.
Dal grec. ὁρμίζω. –
Esempio: Brev. Mar. Pis. 548: L'altra metà (di certe multe) s'aoperi e mettasi in ficcar pali e le ceppate in del ditto porto e per ormeggiar li legni li quali interanno (entreranno) in del ditto porto.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 130: E se ne' luoghi dove pigliaranno posta, se voltaranno i venti a segno di traversia, sarà necessario ormeggiare, overo assicurare, il vascello con tutti dui i ferri di proda.
Esempio: Targ. Viagg. 2, 295: Questa necessità d'ormeggiare o rimburchiare le navi, fa vedere che nel porto era poco fondo.
Definiz: § I. Neutr. Stare, Tenersi, sugli ormeggi. –
Esempio: Falc. Istruz. 7: Entrando in porto a salvamento deve (il piloto) per obligo fare dar fondo alla prima ancora, e fare ormeggiare per le fortune, e traversie di detto porto.
Esempio: Targ. Viagg. 10, 412: Erano attaccati dalla parte del mare, ove ormeggiavano i navigli, certi grossi anelli di ferro.
Definiz: § II. In forma di Neutr. pass. ormeggiarsi; anche figuratam. –
Esempio: Brev. Mar. Pis. 548: Quando a loro (ai legni) bisogno fie ormeggiarsi.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 352: Spesso, come uomo leve, sperava, poi temeva, ed ora si ormeggiava in su questo, ed ora in su quello.