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DILEZIONE.
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DILEZIONE.
Definiz: Sost. femm. Affetto vivo e ragionevole, sentito per una persona e fondato sui meriti di lei: nel linguaggio degli ascetici riferiscesi particolarmente a Cristo.
Dal lat. dilectio. ‒
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 69: Compiuto lo trattato dell'amore e della dilezione del prossimo, ora è da vedere dell'amore e della dilezione dell'altre cose.
Esempio: Dant. Conv. 236: Fine dell'amistà vera è la buona dilezione, che procede dal convivere secondo l'umanità propiamente, cioè secondo ragione.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 27: Sicchè vuol dire che secondo la meditazion precedente si dee formar l'orazioni, e dilezione, ed affezione.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Spesse volte nasce nel mezzo delle operazioni umane cosa, donde gli uomini si partono dalla unità e dilezione fraterna.
Esempio: Medit. Pov. 1: Con speziale amore e dilezione questa [povertà] amòe e cercolla e trovolla (qui in locuz. figur.).
Esempio: S. Antonin. Lett. 114: Non ci basterebbe le lacrime di tutta l'acqua del mare a levare mio peccato dell'anima, se il dolore e contrizione e lacrime non sono condite dalla dilezione di Cristo.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 92: Conferiva con lei ogni suo pensiero, portandole singolarissima dilezione e reverenza.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 90: La dilezione propriamente.... è un amore di stima, un amor giudizioso, retto, ragionevole, il quale si fonda su la cognizione de' meriti dell'amato.
Definiz: § I. E per Atto amorevole verso alcuno. ‒
Esempio: Menz. Sat. 10: E questa è una delle dilezioni Che il Vangelo vi detta? andar giostrando Per mera ambizïone i dotti e i buoni?
Definiz: § II. Si usò anche, specialmente nelle lettere, per Persona diletta. ‒
Esempio: Vill. G. 686: Li predetti ammonimenti.... provedemmo di mandare, per debito di caritade, alla vostra dilezione.