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DELUSO.
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DELUSO.
Definiz: Partic. pass. di Deludere.
Lat. delusus. –
Esempio: Cas. Rim. 1, 3: Così deluso, il cor più volte, e punto Dall'aspro orgoglio, piagne.
Esempio: E Cas. Rim. 1, 29: Nè so s'io tema o speri, Già mille volte in mia ragion deluso.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 55: L'occhio, al moto deluso, il falso crede.
Esempio: Red. Esp. Insett. 62: Sempre deluso, attesi indarno la desiderata nascita degli scorpioni.
Esempio: Pindem. Poes. 342: Quel po', che di saver classico pose Nella mente fanciulla, Oxford deluso, Perde in classica terra.
Definiz: § I. In forma d'Add. Ingannato nell'aspettazione, nella speranza, nella fede, e simili. –
Esempio: Tass. Gerus. 18, 62: E 'l deluso Pagan si riconforta, Ch'oppor le vede (le macchine) alla munita porta.
Esempio: Red. Osserv. Vip. 41: Di buon proposito ho esperimentate alcune altre famose erbe da Dioscoride e da Plinio descritte, e sempre ne son rimaso deluso.
Esempio: Pindem. Poes. 465: Il canto della giovine delusa (cioè Saffo) Altri crear dovrebbe, e tu già il sai.
Definiz: § II. Pure per Ingannato, riferito figuratam. a facoltà morali, affetti, e simili. –
Esempio: Tass. Gerus. 4, 42: La fe', c'ho certa in tua pietà, mi giove: Nè dritto par ch'ella delusa resti.
Esempio: Varan. Vis. poet. 78: Ma grazie rendi al ciel che la delusa Ragion conosca i suoi sì dolci inganni.
Esempio: Mont. Poes. 1, 251: Un fiero Cherubino.... Quel barbaro sitir rendea deluso.