1)
Dizion. 4° Ed. .
DILETTARE
Apri Voce completa
pag.116
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
DILETTARE.
Definiz: | In signific. att. e neutr. Apportar diletto; e talora Ricever diletto. Lat. delectari, delectare, oblectare. Gr. τέρπειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 15. 18. Egli questo credendo, e dilettandogli, da falsa credenza
ingannato d'esser con costei, stette. |
Esempio: | Dant. Purg. 12. Di riverenza gli atti, e'l viso adorna Sì, ch'ei diletti lo
'nviarci in suso. |
Esempio: | Cr. 8. 8. 1. Molto diletta aver l'orto ben disposto.
|
Esempio: | Petr. son. 174. Tal io con quello stral dal lato manco, Che mi consuma, e parte mi
diletta Di duol mi struggo, e di fuggir mi stanco. |
Esempio: | Cas. lett. 52. Per ora non ho altro negozio, che mi diletti più, che trastullarmi
con le lettere. |
Definiz: | §. E neutr. pass. Avere diletto, Prender diletto. Lat. delectari. Gr.
τέρπεσθαι. |
Esempio: | Guid. G. Fue molto amato dalle damigelle, conciossiacosachè egli osservando eguale
modestia si dilettasse con loro. |
Esempio: | E Guid. G. altrove: Amazzoni, ec. ove abitavano li loro
maschi cavalieri, e ivi con loro per amore si dilettavano. |
Esempio: | Dant. Purg. 10. Ment'io mi dilettava di guardare L'immagini ec.
|
Esempio: | Sen. Pist. 50. Io ne sono rimaso impacciato, perocch'io non mi
diletto in folle, perocchè quand'io mi voglia dilettare in folle, e' non mi convien troppo dilungare, perocch'i' fo
beffe di me medesimo. |
|