1)
Dizion. 5° Ed. .
LEPIDO
Apri Voce completa
pag.242
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
LEPIDO. Definiz: | Add. Piacevole, Giocondo. |
Dal lat. lepidus. – Esempio: | Mann. Ist. Decam. 245: Fu (Antonio Cornazzaro) poeta toscano e latino, ed autore assai lepido di varie altre prose in esse due lingue. |
Definiz: | § I. E figuratam. – | Esempio: | Sannazz. Arcad. 7: Perisca il mondo, e non pensar ch'io trepidi, Ma attendo sua ruina, e già considero Che 'l cor s'adempia di pensier più lepidi. | Esempio: | E Sannazz. Arcad. 43: E non s'udivan ulule, Ma vaghi uccelli dilettosi e lepidi. | Esempio: | Giust. Vers. 31: Se nelle lepide Gare d'ingegno Tizio o Sempronio Dà più nel segno,... Non fate broncio ec. |
Definiz: | § II. Vale anche Strano, Ameno, Da non darvi peso, o simile; detto di argomenti o ragioni. – | Esempio: | Maff. Stor. diplom. 45: Andrea Riveto il pretese (un testamento) apocrifo e falso; ma si ritenne in seno le profonde ragioni. Lepide son per altro quelle ch'egli leggermente accennò, ec. |
Definiz: | § III. In forza di Sost. Chi dice cose molto piacevoli, specialmente per divertire altrui; Celiatore, o simile; usato che altro nella maniera Fare il lepido. |
|