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Dizion. 4° Ed. .
SECCHIA
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SECCHIA.
Definiz: | Vaso cupo di rame, ferro, legno, o altro, col quale s'attigne l'acqua. Lat. situla. Gr. καλπίς.
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Esempio: | Bocc. nov. 52. 5. Si faceva davanti all'uscio suo recare una
secchia nuova. |
Esempio: | E Bocc. nov. 64. 9. Perchè, presa la secchia colla fune,
subitamente si gittò di casa per aiutarla, e corse al pozzo. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 64. Io non provai mai peggior bestia; quando io v'era su, mi
parea esser la secchia de' vagellai. |
Esempio: | Cr. 5. 31. Larice è buono spezialmente da farne le secchie, nelle quali si reca
l'acqua. |
Esempio: | Car. lett. 1. 18. A dispetto della pioggia, che veniva giù a secchie, si calò
subito alla volta nostra (quì posto avverbialm. e vale Dirottamente, In gran copia) |
Definiz: | §. I. Far come le secchie, diciamo in proverb. dell'Andare continuamente attorno, o in giu, e in
su. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 3. 90. E vanno in giu, e 'n su, come le secchie. |
Esempio: | Malm. 5. 10. E lui, ch'ormai ha dato nelle vecchie, Fa ire in giu, e in su come le
secchie. |
Definiz: | §. II. Ripescar le secchie, figuratam. si dice del Racconciare con fatica gli altrui errori.
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Definiz: | §. III. In modo proverb. |
Esempio: | Malm. 7. 69. Che tante volte al pozzo va la secchia, Ch'ella vi lascia il
manico, o l'orecchia |
Definiz: | (ed ha lo stesso significato, che quell'altro: Tanto va la gatta al lardo, ch'ella vi lascia la zampa. |
v. GATTA §. XXIV.
Definiz: | Lat. exitus legem saepe violantium malus est) |
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