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EDILE.
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EDILE.
Definiz: Sost. masc. Magistrato presso i Romani, da prima eletto solamente dall'ordine plebeo, poi in parte anche dal patrizio; il quale aveva la cura degli edifizj pubblici e privati, delle strade, dei ponti, degli acquedotti, dei giuochi pubblici, della grascia, del buon ordine nella città, e simili attribuzioni.
Dal lat. aedilis. ‒
Esempio: Plut. Vit. 40: E questi era edile, e ufficiale di grascia.
Esempio: Albanz. Petr. Uom. fam. R. 2, 11: Dappoi fu fatto edile; nel qual tempo ello venne in grande sospetto.
Esempio: Dav. Tac. 1, 110: Veduto che Vestilia, di famiglia pretoria, s'era matricolata agli edili.
Esempio: Bard. G. Grand. Uom. 50: Essendo [Gordiano] edile, fece del suo dodici giuochi al popol romano, ogni mese uno.
Esempio: Red. Osserv. Vip. 30: Come nel tempo che fu edile Pompeo Rufo avvenne in Roma ad un ciurmadore.
Esempio: Capp. Lez. 238: Il Senato di Roma non gratulava a' trionfatori con quello stesso linguaggio che usava, a giudicar de' mercati, l'edile della vicina Ulubra.
Definiz: § E per similit. ‒
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 4, 6: E edile e censore io vi dichiaro Per le riforme mie, che saran molte.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 2, 200: L'istessa distinzione si considera per la giurisdizione di quelli, li quali da' giuristi si dicono edili, li quali volgarmente diciamo maestri, presidenti delle strade.