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Dizion. 5° Ed. .
COZIONE.
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COZIONE. Definiz: | Sost. femm. L'atto e L'effetto del cuocere; Cocitura, Cottura: ma è voce di raro uso. |
Dal lat. coctio. –
Definiz: | § I. E per Fermentazione. – | Esempio: | Red. Esp. Insett. 8: Per possente cagione adducono alcuni la putredine stessa, ed altri la naturale cozione. |
Definiz: | § II. E per Digestione. – | Esempio: | Benciv. Ras.: E l'una superfluità della prima digestione, cioè cozione, la quale si fa nello stomaco e nelle budella. | Esempio: | Baldin. Vocab. Dis. 120, 1: Esce il pelo fuora de' pori derivato dagli escrementi dell'ultima cozione, che manda la natura dalle parti interiori all'esterne. | Esempio: | Pap. Cons. med. 1, 150: Quindi nascono l'eruttazioni, le gonfiezze, e tenzioni,... prodotte nelle viziate cozioni dall'acido coagulante. |
Esempio: | Targ. Relaz. Febbr. 344: Si è fatta egregiamente l'ultima cozione, e la perfetta distribuzione dell'alimento. |
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