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CONSERVAZIONE.
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CONSERVAZIONE.
Definiz: Sost. femm. Il conservare e Il conservarsi, ed anche Stato di cosa conservata. –
Esempio: Dant. Conv. 111: Ciascuna cosa studia naturalmente alla sua conservazione.
Esempio: E Dant. Conv. 186: Nell'amistà delle persone dissimili di stato conviene, a conservazione di quella, una proporzione essere intra loro, che ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 64: Molti consiglj dati a conservazion della sanità.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 9, 9: La conservazione di cota' cose a coloro a cui sono commesse, siccome fosse un diposito.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 169: Volendo noi la conservazione e sicurtà dello stato e dominio vostro.
Esempio: Tass. Dial. 1, 363: Ne le facoltà due fini si propone [il padre di famiglia], la conservazione e l'accrescimento.
Esempio: Pap. Tratt. var. 189: Coloro che bramano la conservazione della loro sanità.... sogliono prudentemente temperarlo (il vino) alquanto coll'acqua.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 66: Ci comanda essa (la natura) strettissimamente e sopra tutto.... di attendere alla conservazione propria.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 10: Gl'Italiani volevano un patriziato per la conservazione della società, una democrazia temperata per la conservazione della equalità, l'uno e l'altra per la conservazione della libertà.
Definiz: § I. Riferito a cose antiche, come medaglie, pitture e simili, vale L'esser ben conservato, L'essere in buono stato. –
Esempio: Magal. Lett. At. 204: Che se avessimo pitture quante sculture, e dell'istessa conservazione, forse giudicheremmo altrimenti.
Esempio: Maff. Anfit. 38: Rarissimo diventa l'originale ch'io conservo della [medaglia] qui rappresentata per l'incomparabil conservazione.
Esempio: E Maff. Anfit. appr.: A tal patina dee attribuirsi la conservazione, contra l'uso de' piombi, veramente antichi.
Definiz: § II. Conservazione, usato assolutam., dicesi nel linguaggio Politico per Il mantenimento dello Stato in quella forma o in quelle condizioni civili, nelle quali al presente si trova. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 138: Tal'era la condizione d'Italia: i buoni esperti volevano la conservazione per previdenza di male; i buoni inesperti volevano le novità per isperanza di bene; i malvagi desideravano rivoluzioni per dominare e per succiarsi lo Stato.