Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
STANZIARE
Apri Voce completa

pag.709


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
STANZIARE.
Definiz: Ordinare, Statuire. Lat. decernere, constituere, statuere, sancire.
Esempio: G. V. 9. 256. 1. Nel detto anno 1324. si stanziaro per lo comune di Firenze, e si cominciaro i barbacani alle mura nuove della città di Firenze.
Esempio: Vit. Crist. Certo egli hanno stanziato di tormi l'anima mia.
Esempio: Liv. M. Avanti che i Tribuni della plebe fossono stanziati.
Esempio: M. V. 1. 18. Stanziò, che si pagasse annualmente dalla camera del comune.
Esempio: Dant. Inf. 25. Ah Pistoia, Pistoia, che non stanzi D'incenerarti?
Esempio: E Dan. Purg. 6. Ma 'l fatto è d'altra forma, che non stanzi (cioè: non giudichi)
Esempio: Pass. 208. La quale stanziando, contraddici alla volontà di Dio.
Definiz: §. I. Per Collocare, Situare, Porre. Lat. ponere, statuere, collocare.
Esempio: G. V. 9. 258. 3. In questo spazio è stanziato un ponte.
Definiz: §. II. Per Dimorare, Stare; e si usa in signific. neutr. e neutr. pass. Lat. manere, morari, habitare, degere. Gr. μένειν, διατρίβειν, οἰκεῖν, κατοικεῖν.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 62. E se nel capo cano ho gli anni avvolti, Non è ch'amor talvolta in me non stanzi.
Esempio: Stor. Eur. 6. 124. Liberandolo dalla già meritata pena, lo mandava a stanziare ne' sobborghi di Mersaburia.
Esempio: Malm. 7. 95. Mentre temendo, ch'io non mi ci stanzi, Specorate sì ben, ch'egli è un piacere.