Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
INVOLARE.
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INVOLARE.
Definiz: Att. Togliere prestamente e furtivamente, Rubare; ed è voce del nobile linguaggio.
Dal lat. involare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 57: Mercurio al fabbro poi la rete invola.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 90: Come usignuol, cui 'l villan duro invole Dal nido i figli non pennuti ancora.
Esempio: E Tass. Rinald. 9, 45: Due ricche anella, Ch'avea fatto a Beatrice (ad altro effetto Credo) involar per una sua donzella.
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 172: Imbolare per involare dal lat. involare..., il qual verbo.... significa Rubar di botto e di subito, propriamente colla pianta della mano, lat. vola, ec.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Ceff. Dicer. 5: Il quale (tiranno) contra Dio e contra ragione, furiosamente involando il nostro onore, con crudeltade incomportabile ci guerreggia.
Esempio: Petr. Rim. 1, 92: Canzon, tu non m'acqueti, anzi m'infiammi A dir di quel ch'a me stesso m'invola.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 210: E veggi'or ben, che caritate accesa Lega la lingua altrui, gli spirti invola.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 12: Intorno cui par ch'Amor scherzi e voli, E ch'indi tutta la faretra scarchi, E che visibilmente i cori involi.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 175: Menzion dei nomi lor non fa Turpino, E 'l lungo andar le lor notizie invola.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 549: Troppo è più quel, troppo maggiore è la parte ch'io ne involo, ch'io furo da quegli occhi.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 78: A quel meschin subito orror invola Il lume, e scorre un duro gel per l'ossa.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 93: Cento ei n'uccise e più: pur di duo soli Non fia che la memoria il tempo involi.
Esempio: E Tass. Amint. 2, 2: Solleciti, importuni, al fine involi, E se questo non basta, anco rapisca (qui assolutam.).
Esempio: Varan. Vis. poet. 5: Gli amici, cui parte d'affanno invola L'alterna vista, si guatavan fiso Nel mesto incontro, senza far parola.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 72: Quell'orno è inutil pianta, Che alle tenere biade invola il giorno.
Definiz: § II. Pur figuratam. riferito a luogo, per Impossessarsene furtivamente. –
Esempio: Stor. Pistol. 33: Fu messo tutto in ordine, e fatte le scale e tutti gli argomenti da involare la terra.
Definiz: § III. E per Sottrarre, Togliere. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 184: Quanto alla ricchezza e agli ornamenti.... bisognerà per altre vie e con altri indizj ritrovarli, e, se possibil sarà, involargli all'oblivione.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 80: Colui non fere ove è diretta (l'asta), Ch'egli si piega, e 'l capo al colpo invola.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 18: Il mio periglio appunto Impegnerà tutto il favor di Giove Del reo germano ad involarmi all'ira.
Definiz: § IV. E poeticam., per Spogliare depredando. –
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 266: Come talor veggiam per lunga riga Le prudenti formiche innanzi e 'ndietro Or andar or venir dal chiuso albergo A i campi e i colli, che involando vanno.
Definiz: § V. Pure poeticam., per Nascondere, Celare, dentro di sè. –
Esempio: Dant. Inf. 26: Nessuna (di quelle fiamme infernali) mostra il furto, Ed ogni fiamma un peccatore invola. But. Comm. Dant. 1, 673: Ed ogni fiamma un peccator invola; cioè ed ogni fiamma avea dentro da sè uno peccatore appiattato, che non si dimostrava.
Definiz: § VI. E per Ricavare, Ritrarre, con industria, astutamente, parlandosi di notizie. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 142: Dove l'avea veduta domandolle Zerbino, e quando, ma nulla n'invola; Chè la vecchia ostinata più non volle A quel ch'ha detto, aggiungere parola.
Definiz: § VII. Neutr. pass. involarsi Allontanarsi, Partire, rapidamente, Fuggire, ed altresì Dileguarsi, Sparire. –
Esempio: Dant. Parad. 22: Onde così dal viso ti s'invola.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 612: Ti s'invola, imperò che da indi insù non la puoi vedere tu, Dante.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 34: Di selva in selva dal crudel s'invola.
Esempio: Fag. Comm. 5, 161: Quindi per sottrarmi ad ogni sinistro, stimai bene con mia sorella, cangiato abito e nome, dalla patria involarsi, ec.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 218: Ah! non più; da voi m'involo, Ah! lasciatemi partir.
Esempio: Alf. Trag. 1, 79: Deh! non tardar, t'invola: il padre sfuggi, La morte e me. C. Fin che n'hai tempo, ah! lungi Da me tu stessa involati.
Definiz: § VIII. Figuratam. –
Esempio: Car. Rim. 27: Ed u' mi volgo, e donde Chiamo aita, m'accoglie e mi risponde Sol morte: e sol per lei da lei m'involo.
Esempio: Leopard. Poes. 72: Ogni più lieto Giorno di nostra età primo s'invola.
Definiz: § IX. E poeticam., per Stare ritirato, Appartato. –
Esempio: Tass. Gerus. 4, 38: Tace, e la guida ove tra i grandi eroi Allor dal vulgo il pio Buglion s'invola.
Definiz: § X. E in costrutto, per lo più con la particella A, vale Sottrarsi; anche figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 50: Se questa occasïone or se l'invola, Non troverà mai più scotta sì fida.
Esempio: Bemb. Rim. 24: E mentre di Madonna parlo o scrivo, Ad ogni altro penser m'involo spesso.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 14: E de' vagheggiatori ella s'invola Alle lodi, agli sguardi, inculta e sola.
Esempio: E Tass. Gerus. 4, 91: Poi, sì come ella a quel pensier s'invole, E novella speranza in lei si deste, Ver gli amanti il piè drizza e le parole.
Esempio: Alf. Trag. 1, 4: Regina, e che? tu pure a me t'involi? Sfuggi tu pure uno infelice oppresso?
Esempio: Niccol. Poes. 2, 18: A me sempre t'involi, e ti diletta Il muto orror di solitario albergo.