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MAZZIERE, e talora anche MAZZIERO
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MAZZIERE, e talora anche MAZZIERO.
Definiz: Sost. masc. Propriamente Famiglio o Donzello di magistrato, deputato a portare la mazza avanti ad esso in segno dell'autorità di cui è rivestito; ma che un tempo ebbe anche altri ufficj civili, come di portare citazioni o intimazioni, fare rapporti, e simili. –
Esempio: Salv. I. Cron. 238: E perchè non v'erano i Dieci di Balìa, come erano quando noi andammo, ci convenne far deliberare da' Signori e Collegi il nostro resto del salario per via di spese, secondo che si contiene nella legge del mazziere.
Esempio: Varch. Stor. 2, 256: E perchè le cose andassono per l'ordine loro, v'erano, non solo, oltra i ramarri delle compagnie, i tavolaccini e i mazzieri della Signoria, ma i famigli de' Signori Otto.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 360: Tolsero non solamente le mazze d'argento a' mazzieri, ma la mula e la cappa al Niccolino.
Esempio: Car. Lett. Farn. 3, 36: Di presente gli accadde che un suo contadino, che gli era debitore di certa somma di danari, essendogli mandato un mazziero a fare non so che sequestro legittimo, egli ec.
Esempio: Legg. Tosc. 10, 73 t.: Il signor luogotenente abbia per suo servizio ed accompagnatura continua dua mazzieri, che li vadino drieto col solito loro vestito, e ciascuno dei consiglieri ne debba menar un solo.
Esempio: Mellin. Ricord. 73: E perchè gli uomini fossero forzati a portar l'abito civile, ordinò che tutti coloro che da' mazzieri del palazzo erano trovati in cappa e senza quell'abito, nel medesimo punto che da' detti mazzieri fossero quei tali rapportati senza l'abito fiorentino, perdessero qualsivoglia uffizio o magistrato dentro e fuori della città.
Esempio: Menz. Sat. 137: Impegna il lucco, sicchè tu non possa Tra' mazzieri far pompa e tra' donzelli.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 127: Precedevano, sopra cavalli convenevolmente bardati, i sei mazzieri del magistrato supremo.
Esempio: Legg. Band. C. 30, 323: Il governatore di Livorno.... e similmente il governatore di Portoferraio.... pagheranno ai ministri e mazzieri delle tratte una recognizione.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 409: Ebbe in premio dell'opera il sedere nel teatro tra' mazzieri de' tribuni (il lat. ha: viatores tribunicios).
Definiz: § II. Pure per similit., si usò per lo stesso che Littore. –
Esempio: Plut. Vit. 129: E condussero a tanto, che egli non volle tenere li dieci mila mazzieri.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 283: Come di Cincinnato, Fabbrizio e Curio si legge, che furono trovati lavorando, quando portavan loro i pubblici mazzieri, per dirlo a modo nostro, l'elezione della dettatura e del consolato.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 81: Altri andavano innanzi (a Romolo) con mazze, per far ritirare il popolo, cinti con coregge per legare subito quelli che comandasse. Da il legare, que' mazzieri furon detti lictori, ec.
Definiz: § III. Mazzieri, si dicono quei Cappellani cantori che nelle chiese maggiori nelle solenni funzioni portano la mazza; e così anche quei Confratelli di una compagnia che in una processione portan la mazza, e han cura che quella vada con ordine.
Definiz: § IV. E parlandosi della corte pontificia, Mazziere dicesi Ciascuno dei componenti un corpo di familiari pontificj. –
Esempio: Vill. M. 5, 196: Il Papa prolungò il termine per infino a di 4 di marzo; e di nuovo lo fece citare (messer Bernabò), facendo cercare per suoi mazzieri tutta la corte.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 194: Operarono i Veneziani ed egli, che 'l Pontefice mandasse uno de' suoi mazzieri a Carlo, a comandargli che fra dieci giorni si partisse d'Italia.
Esempio: Cellin. Vit. 120: Cacciandosi a ridere (il Papa), disse che era contento, ma che non voleva che io servissi e che io mi convenissi con li compagni mazzieri di non servire.
Definiz: § V. E figuratam., per l'Ufficio, il Posto, di mazziere. –
Esempio: Cellin. Vit. 121: Questo mazziere mi rendeva poco manco di dugento scudi l'anno di entrata.
Esempio: E Cellin. Vit. appr.: Pur beato ch'io ebbi quel povero mazziere!
Definiz: § VI. E per Colui che lavora di mazza nelle miniere. –
Esempio: Targ. Viagg. 7, 285: Fenditori, o mazzieri, che rompono i massi a forza di mazza.