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1) Dizion. 5° Ed. .
GUANCIATA.
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GUANCIATA.
Definiz: Sost. femm. Colpo dato altrui a mano aperta nella guancia; comunemente Schiaffo. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 10: Capigli daia e togliea guanciate.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 393: Toglieva la corona del suo capo, e ponevala a sè, e dava le guanciate al Re della sinistra mano.
Esempio: Bibb. N. 9, 570: E dicendo queste parole, uno delli famegli, ch'era quivi, diede a Iesù una guanciata, e disse: e tu rispondi così al pontefice?
Esempio: Stor. Nerbon. M. 9 t.: Diede della mano aperta nella faccia d'Amerigo una grande guanciata, per modo che gli ruppe il sangue per lo naso.
Esempio: E Stor. Nerbon. M. 11: Io ti comando che tu uccida colui che in su la mastra sala del palagio di Parigi dinanzi a Carlo Magno mi diè una guanciata, la quale si può vedere in sul mio viso al sangue.
Esempio: Savonar. Pred. ult. 7: Io ti darò una guanciata.
Esempio: Nard. Stor. 1, 28: Piero corrucciato aveva dato, o veramente accennato di voler dargli, una guanciata.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 7, 56: Ha il gran Parrin nella bandiera rossa Dipinto il Tempo, il qual se ne sta in moto, Mentre l'Onor con furia sgangherata Sta in atto di girarli una guanciata.
Definiz: § Guanciata, vale anche Quel lieve colpo di mano che si dava per rito nella guancia a colui che veniva creato cavaliere. –
Esempio: Vill. M. 283: E quand'erano a lui nella via, lo levavano alto, e gli traevan loro il cappuccio usato; e, ricevuta la guanciata usata in segno di cavalleria, li mettevano un cappuccio accattato.