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COAGULO.
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COAGULO.
Definiz: Sost. masc. Il coagularsi, che più comunemente dicesi Coagulamento.
Dal lat. coagulum. –
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 71: Sopra la calcina ed il gesso quest'acque hanno facoltà d'accrescerne la presa o coagulo.
Esempio: E Cocch. Bagn. Pis. 99: Onde nasce poi il contrario effetto, cioè l'ingrossamento e il coagulo nei liquidi rimanenti.
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 70: I fluidi tendono al coagulo, e diventano troppo grossi.
Definiz: § I. E per la Cosa stessa coagulata. –
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 111: Io ho osservato come per via di frequenti picciole cavate di sangue, a forza di bevande acquose,... la cotenna del sangue, o sia coagulo, si è assottigliata.
Esempio: Targ. Viagg. 6, 370: È un pezzo di vena di quarzo bianco,... dentro al quale sono molti coaguli metallici.
Esempio: E Targ. Viagg. 8, 386: Nelle cellule della spongiosità midollare non è restato alcun coagulo pietroso.
Definiz: § II. Per similit. trovasi per Composto di particelle unite insieme. –
Esempio: Vinc. Nat. Pes. acq. 1, 117: Ancorchè si muti di luogo, l'aria riserva più l'impressione de' suoi ritrosi, che non fa l'acqua, per esser più agile e più sottile coagulo.
Definiz: § III. E per Caglio o Presame. –
Esempio: Span. Tes. Pov. volg.: Fendi per lo ventre la lepre pregna, ed il coagulo che troverai nel ventre delli lepratti, da' alla femmina, e non diserterà.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 48: Tale è proprio il seme dell'uomo al mestruo, quale è il coagulo che noi chiamiamo gaglio, ovvero presame, al latte.