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1) Dizion. 5° Ed. .
DONARIO.
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Dizion. 5 ° Ed.
DONARIO.
Definiz: Sost. masc. Donativo, fatto a qualche deità presso i Pagani, o alla Divinità o a qualche Santo presso i Cristiani. Ed è termine dell'Archeologia o del linguaggio ecclesiastico.
Dal lat. donarium. –
Esempio: Buonarr. F. Vetr. ant. 32: Era questo [vaso] un donario fatto a Silvano, a cui si sacrificava col latte.
Esempio: Casott. Mem. Impr. 17: Due di esse [imagini].... possono essere due Lari o Penati, se non sono anzi due donarj appesi in voto nel tempio profano di quella selva.
Esempio: Lam. Dial. 35: Quando vi è tutta la verosimiglianza che non sia altro che qualche anello lasciato per donario a qualche sacra immagine della B. Vergine.
Esempio: E Lam. Dial. appr.: Il culto che si dà loro si salva coll'essere sacri donarj, e cose destinate al culto divino.
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 2, 425: Comunque siasi, l'iscrizione non parmi da donario, come vuol Passeri.
Esempio: E Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 2, 460: Scrissero [i Latini] talvolta i nomi degli dei in greco; la dedica del donario in latino.