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1) Dizion. 5° Ed. .
NUVOLATO, e anche NUGOLATO.
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NUVOLATO, e anche NUGOLATO.
Definiz: Sost. masc. Quantità di grossi nuvoli insieme raccolti, Addensamento di nuvoli; e altresì Rannuvolamento. –
Esempio: Zibald. Andr. 92: Tanto tira (il sole) dall'acqua in alto, che diviene nuvolato, e ingrossa, e enfia, e il vento la sospigne, e ispargela sopra a molte terre.
Esempio: Vill. M. 213: Quella giornata, continuando la processione, il cielo empiè di nuvoli, e il secondo dì sostenne il nuvolato, che per molte volte prima s'era continovo per la calura consumato.
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 351: Tu puoi vedere a ora a ora il cielo chiudersi con oscuro nuvolato, e levandoci la vista de' luminosi raggi di Febo, di mezzogiorno ne minaccia notte.
Esempio: Dav. Tac. 1, 25: Tornò il nugolato, e la coperse (la luna): e que' pensarono ec.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 72: Eccoti d'un nero nugolato un rovescio di gragnuola con più venti e gran cavalloni che toglievan vista e governo.
Esempio: Bart. D. Giapp. 1, 99: E tutto insieme il ciel ne fu scuro come di notte, per un densissimo nuvolato, e il mare orribilmente in rotta.
Esempio: E Bart. D. Op. mor. 30, 357: Sparir le stelle, e, sotto un densissimo nuvolato, raddoppiarsi la notte; indi ec.
Esempio: Card. Pros. 1066: Vidi andar formandosi un temporale. Fu da prima un fumigar come a sbuffi di caligini tenui, pungenti con un senso umido di salmastro, che venivano su dall'Adriatico. E si fissavano, e fecero un nuvolato sempre più distendentesi.