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1) Dizion. 5° Ed. .
NOVERO.
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NOVERO.
Definiz: Sost. masc. Quantità indeterminata di cose o di persone considerate insieme. Comunemente Numero, di cui è forma varia. –
Esempio: Vill. M. 535: Facendo le carte della allogagione di sette anni in sette anni, e faccendone molte; le quali insieme sono gran novero d'anni.
Esempio: Collaz. SS. PP. 132: Conciò fosse cosa che noi desiderassimo per maggiore ardore addomandare le più alte parti dello Egitto, là dove dimorava in maggiore e più perfetto novero de' santi.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 268: Non sono sì gran novero, che alle contrarie possano recarsi in contratto.
Esempio: Dat. Editt. Cr. 24: Un piccol novero d'Accademici di quando in quando si raccoglie in queste mura dov'ella (l'Accademia) visse.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 18: Non abbiamo creduto, che quando mai nel novero di molte vibrazioni una se ne sfallisca.... arrivi quel piccolo svario a montar mai tanto, quanto ec.
Definiz: § I. E per Somma o Quantità determinata di cose o di persone. –
Esempio: Vill. G. 196: Ordinarono trentasei buoni uomini mercatanti..., i quali dovessono consigliare le due podestà...; e di questo novero furono de' Guelfi e de' Ghibellini popolani, e grandi non sospetti.
Esempio: E Vill. G. 758: Per ogni maschio che battezzava in San Giovanni, per avere il novero, mettea una fava nera e per ogni femmina una bianca.
Esempio: Collaz. SS. PP. R. 47: E fu compiuto il legittimo novero de l'orazioni e de' salmi.
Esempio: E Collaz. SS. PP. R. 135: Queste due maniere di monaci sono presso che pari di novero in questa provincia.
Esempio: Martin. T. V. 3, 22: I Leviti però non entrarono nel novero de' figliuoli d'Israele.
Definiz: § II. Vale anche Categoria, Classe. –
Esempio: Benciv. Mes.: L'aloè è nel novero delle medicine che purgano tardamente.
Esempio: Collaz. SS. PP. 134: Uscendo eglino del novero che noi aviamo detto, di coloro, i quali maggiormente vollono prendere la perfezione del Vangelio simigliantemente che veracemente, tratti ec.
Definiz: § III. E per Enumerazione. –
Esempio: Card. Pros. 413: Sbalordì la gente empiendo mezza una pagina del novero di tutti i classici da me imitati.
Definiz: § IV. E per L'atto del noverare, Computo. –
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 52: La rena cadrà (cederà) al novero delle mie pene.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 11, 65: Ma fammi un poco il novero de i doni.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 325: E fatto poi di mie sciagure il novero, Giudichi se son ricco, o se son povero.
Definiz: § V. E nel linguaggio scritturale, vale Censimento. –
Esempio: Martin. T. V. 3, 174: Fate il novero de' figliuoli d'Israele da' venti anni in su.
Definiz: § VI. Si usò per Numero, in senso matematico, e più specialmente nelle locuzioni scolastiche Novero annoverante, che vale Numero o Quantità astratta, e Novero annoverato, che vale Numero o Quantità concreta. –
Esempio: Varch. Ercol. 347: Questa parola numero è appo i Latini voce equivoca, perciocchè ella significa così il numero proprio, il quale i Greci chiamano aritmo e noi novero, come il metaforico.
Esempio: E Varch. Ercol. appr.: Il numero proprio, cioè il novero, è.... di due ragioni: numero numerante, o piuttosto novero annoverante, il quale sta nell'anima razionale, ed è quello col quale noi annoveriamo.... come uno, due, tre ec.
Esempio: E Varch. Ercol. 348: Numero numerato, o piuttosto novero annoverato, non è esso novero che annovera, come il primo, ma esse cose annoverato, come esempli grazia: dieci cani, ec.
Definiz: § VII. A novero, vale A computo, Secondo un esatto criterio numerico, e si usa talora unito o contrapposto all'altra maniera, A misura. –
Esempio: Cess. Scacc. volg. 119: La città di Bambillonia fue ampissima e fue quadra, e per ciascuno quadro furono XVI milia passi a novero ed a misura.
Esempio: Uzzan. Prat. Merc. 8: Vaj crudi, il cento, a novero, lire 1,16.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 98: Questi (i sensi interiori) sono quattro a novero.
Esempio: Serdon. Vit. Innoc. 12: Fu egli in luogo di Sisto, per voto di tutti i cardinali che si trovarono in conclave, che furono ventotto a novero, senza veruna discrepanza eletto papa.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 86: Piacque tanto quest'opera agli Efesini, che da essi Apelle ne ricevette prezzo esorbitante in monete d'oro a misura, non a novero.
Definiz: § VIII. E per In un dato numero, Numeratamente. –
Esempio: Soder. Op. 3, 8: Vicino alla città del Cairo è un luogo, guardato sempre da' Turchi, dove solo da certi arbori, che vi sono a novero, si cava il balsamo.
Definiz: § IX. Senza novero, usato a modo di aggiunto, vale Innumerevole. –
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. L. 45: Trovò tre croci e di sotto da esse, Com'a Dio piacque, tesoro sanza novero.
Esempio: Bocc. Filoc. 525: Niun vi può dentro passare si malinconico, che mirando il cielo della camera, dove i maestrevoli compassi d'oro, di zaffiri, di smeraldi, di rubini e d'altre pietre si veggono senza novero, egli non diventi gioioso e allegro.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 66: Credendosi, per l'orribil sembianza de' peccati, senza novero da lei commessi, abbandonata dalla grazia del suo Signore, ec.
Definiz: § X. E trovasi in locuzione avverbiale, per Largamente. Abbondantemente. –
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 178: Se per uno piacere donò tale tesoro a così ricchi, e non bisognevoli; che dee fare a me che bisognevole e non ricco sono, e sanza novero di piacere l'ho servito?
Definiz: § XI. Non aver novero, vale Essere innumerevole. –
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 18: S'ha pure a pagare.... le candele che s'ardono ogni sera, che in fine dell'anno sono oltre ad un migliaio, e in più anni tante che non hanno novero.
Definiz: § XII. Recare a novero, vale Noverare, Contare; anche con un compimento ch'esprime il numero determinato. –
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 52: Tanti mali, tante pene sostengo, che se alcuno rechi la rena a novero, la rena ec.
Esempio: Medit. Alb. Cr. 4: Di molte consolazioni pasce (il frutto della Croce) l'anime divote e sante, e tutte sue operazioni si recano a novero di dodici.
Definiz: § XIII. Tornare a novero, parlandosi di cose contate, vale Riuscire. Apparire, della quantità numerica dovuta. –
Esempio: Ambr. Cofan. 4, 13: O danar miei, che rischio Portato avete?... Se tornate tutti a novero, Vo' ben dir che fortuna mi sia prospera.