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1) Dizion. 5° Ed. .
CENTURIA
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CENTURIA.
Definiz: Sost. femm. Raccolta di cento cose congeneri; e riferiscesi specialmente a componimenti letterarj.
Dal lat. centuria. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 250: Che vuol ella ch'io le dica?.... Che val più una cacatura di bruma, che non vale un ditirambo, e che non vale una centuria di sonetti a strappabecco?
Esempio: Salvin. Disc. Ded. 2, 4: Confortato adunque a stampare la seconda Centuria de' Discorsi, o piuttosto Pareri Accademici, e dovendo io darle una protettrice autorevol mano,.... stretta ragione d'obbligato rispetto mi ha spinto a presentargliele.
Definiz: § I. Centuria vale anche Compagnia o Congregazione di cento individui, o maschi o femmine, avente per iscopo il conseguimento di beni spirituali, specialmente dopo la morte.
Definiz: § II. Centuria si disse per Compagnia di cento soldati. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 27: Romolo ordinò tre compagne d'uomini a cavallo, ciascuna di cento uomini, ond'elle furono appellate centurie.
Esempio: Giamb. Vegez. 50: Il principe della primaia compagnia avea centuria e mezza, cioè centocinquanta uomini.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 259: Le altre sessanta file, che vengono dietro, sono tutte di scudi, che vengono ad essere tre centurie. Vuolsi adunque che la prima e ultima fila d'ogni centuria siano capi dieci.
Esempio: Dav. Tac. 2, 94: Gli altri nelle lor centurie risplendevano con bella mostra d'armi.
Definiz: § III. Centuria si disse presso i Romani un Numero di cento cittadini, ed era parte o della Tribù o della Classe. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 149: Si fecero anche certe compagnie di vecchi: e i libertini furono descritti e ordinati in centurie.
Esempio: Baldell. F. Polid. Virg. 2, 81: La prima classe, o vogliam dire ordine, fu di coloro i quali avean l'entrata di cento mila danari, o maggiore; e questi furono da lui divisi in ottanta centurie, in quaranta di vecchi, ed altrettante di giovani.