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1) Dizion. 5° Ed. .
MUSTACCHIO.
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Dizion. 5 ° Ed.
MUSTACCHIO.
Definiz: Sost. masc., usato per lo più nel plurale. Quella parte della barba che si lascia crescere sopra il labbro superiore; Baffo, Basetta.
Dallo spagn. mostacho; franc. moustache. –
Esempio: Maur. Rim. burl. 1, 164: In tal modo parlò.... Con quel volto turchesco e quei mustacchi C'han per Italia sì famoso grido.
Esempio: Cecch. Esalt. 3, 7: Povero a te, s'un di que' Persiani Apre la bocca! e' t'inghiottisce vivo, Se già nell'andar giù non t'avvolgessi Ne' mustacchi, che gli han fino alla cintola.
Esempio: Capor. Rim. 103: Di lui non era il più gentil soldato, Nè che avesse i più nobili mustacchi.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 1, 13: Guarda quel che, giù tirandosi Il cappel su gli occhi, aguzzasi I mustacchi.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 402: Aguzzarsi i mustacchi. Arricciarsi le basette. Mustacchi dal gr. μύστακες, i peli di gatto. Fr. les moustaches, le basette, che si dicono ancora baffi.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 453: Finge baciar (una scimmia) al suo padrone il viso, Per fare un giuoco, ed un mustacchio strappa.
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 226: Tagliatisi i mustacchi, raccorciatisi i capelli e messosi un modesto e cittadinesco vestito, se ne fuggì ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 12: Avevano entrambi (due bravi).... due lunghi mustacchi arricciati in punta.