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1) Dizion. 5° Ed. .
OCCHIETTO.
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OCCHIETTO.
Definiz: Diminut. e Vezzeggiat. di Occhio. Propriamente Occhio piuttosto piccolo; ma usasi generalmente per vezzo a significare Occhio piacevole per forma, vivace per espressione, e simili, segnatamente parlandosi di fanciulli e di donne. ‒
Esempio: Bern. Orl. 29, 49: Con l'occhietto guardandolo sovente, Quasi dicesse ec.
Esempio: Pindem. Poes. 344: Ma chi lasciò le Albïonesi piagge, Conduce il figliolin, cui negli occhietti Mal si dipinge e nella mente angusta, L'Europa, ch'ei poi crede un lungo sogno.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 2, 366: Ove nel mio occhio si ricevesse l'immagine d'un altro occhio, questo occhietto dipinto nell'occhio mio, sarebbe appunto in posizione inversa.... Se dunque l'occhietto dipinto nella mia pupilla fosse ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 290: Guardò amorevolmente l'oste, con due occhietti che ora scintillavan più che mai, ora s'ecclissavano, come due lucciole.
Definiz: § I. E anche nello stesso senso di Occhiolino, a significare Maliziosa strizzatina d'occhio. ‒
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 97: Margutte.... Coll'occhietto di sopra si pasce.
Esempio: E Pulc. L. Bec. 3: Tu gl'infinocchi come le salsicce, E con l'occhietto gli vai infinocchiando.
Esempio: Cellin. Pros. 70: E chiuso l'occhietto a quegli compagni, a chi egli aveva conto la detta sciagura, avviossi appresso allo imbasciatore.
Definiz: § II. E per similit. ‒
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 5, 1: Agata orientale. Pietra preziosa durissima lineata di linee lattee, ed alcune azzurricce più e meno grosse, le quali inegualmente si raggirano intorno ad occhietti piccolissimi, raddoppiandosi sottilmente, per così dire, in infinito a foggia d'una matassetta di sottilissime fila.
Definiz: § III. Prendesi anche per Cerchietto, entro cui scorra checchessia. ‒
Esempio: Volt. Op. 1, 2, 28: Richiedendosi tante cose perfettamente eguali, cioè lunghezza, grossezza e peso delle paglie, siccome degli anellini di sospensione, e mobilità de' medesimi negli occhietti della lastretta, larghezza della boccetta che li racchiude ec.
Definiz: § IV. E per Piccola gemma, e simili, parlandosi di piante. ‒
Esempio: Trinc. Agric. 28: Mettasi immediatamente subito a ciaschedun magliuolo un piccolo paletto, o canna, dove si fermino, tirati su dritti, con legatura fatta appunto sotto all'occhietto, che resta all'estremità del magliuolo.
Esempio: E Trinc. Agric. 173: In quanto alla lunghezza, si facciano di un palmo, o poco più, col dovuto riguardo di segarli vicino a qualche occhietto, o rilevatura di buccia, di dove comincia più facilmente la pullulazione delle barbe e de' germogli.
Definiz: § V. Si disse per Occhiello. ‒
Esempio: Esop. Fav. M. 60: Percosselo (il cinghiale, il leone) della sanna nel petto, e fecegli una gran finestra per traverso. E vedendo il toro sì fatta scarsella disse: A me sta di fare gli occhietti.
Esempio: Nuccol. C. Rim. 220: E porto una gonnella senza occhietto, Che chi la mira le par cosa tetra.
Definiz: § VI. Occhietto, dicesi Quel titolo abbreviato di un libro, e simili, che talvolta si pone tra la copertina e il frontespizio, e che designa più brevemente la materia di cui tratta il libro medesimo o parte di esso. Dicesi pure La pagina interna dove è il titolo che distingue ciascuna delle parti in cui il libro è diviso.
Definiz: § VII. Dicesi pure Quella scrittura che si pone, dal lato sinistro, a piè della prima faccia delle lettere di rispetto o di ufficio; la quale comprende il nome, cognome, qualità e recapito della persona a cui si scrive.
Definiz: § VIII. A occhietto, parlandosi d'innesto, vale lo stesso che A occhio. ‒
Esempio: Trinc. Agric. 150: Se vi fosse qualche gelsetto salvatico tanto ingrossato, che non si trovassero mazze domestiche di grossezza capace per innestarlo, si faccia a occhietto, o sia scudetto, come gli agrumi, che in questo modo ancora fanno benissimo.
Definiz: § IX. Fare l'occhietto pio, vale lo stesso che Far l'occhio pio. ‒
Esempio: Panant. Civett. 8: Certe furbe trincate Che sanno dove il diavol tien la coda, Fanno l'occhietto pio, l'aria benigna.