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APOPLESSIA.
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APOPLESSIA.
Definiz: Sost. femm. Malattia, per la quale il corpo animale resta repentinamente privo più o meno del senso e del moto, senza che resti sospesa la respirazione e la circolazione del sangue.
Dal grec. ἀποπληξία, da ἀποπλήσσω, percuotere, sbalordire; lat. basso apoplexia. –
Esempio: Giamb. Oros. 496: Valentiniano.... appo 'l castello di Brigizione per subitano flusso di sangue, che i Greci chiamano apoplessia, affogò e morìo.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 520: Parlasia è una infermità che ha a distorcere alcuna parte del corpo umano, ed offendere; e se offende tutto lo corpo, si chiama apoplessia.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 304: La notte innanzi all'ottavo dì d'aprile morì il re Carlo in Ambuosa, per accidente di gocciola, detto da' fisici apoplessia.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 181: Per avventura [il coagularsi del sangue] è la cagion più vera delle apoplessie, eziandio fortissime.
Esempio: Targ. Asfiss. 434: Si osservano alle volte certe apoplessie, o, come volgarmente si chiamano, accidenti di gocciola, tanto forti, che riducono l'uomo secondo tutte le apparenze morto, sebbene veramente non è tale.