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1) Dizion. 5° Ed. .
CAPATA
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CAPATA.
Definiz: Sost. femm. Urto, Percossa data col capo. –
Esempio: Bracciol. Schern. 5, 1: E con dolci accoglienze e miagolate S'accosta [la gatta], e frega, e dà delle capate.
Definiz: § I. Trovasi anche per Saluto fatto col capo, o per Movimento della testa in segno di disprezzo o d'impazienza. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 18: Quelle [cerimonie] de' mercanti, Che si contentan delle lor capate.
Esempio: Dat. Lepid. 53: L'Abate facendo sembiante di non intendere, e rispondendo cogl'inchini e colle capate a bello studio, il Tedesco destramente si licenziò.
Esempio: Magal. Lett. At. 45: Rispose allora lo Spagnolo.... con una capata all'innanzi, indicante o disprezzo o nausea infinita.
Definiz: § II. Batter la capata. Modo basso, che vale Morire. –
Esempio: Fag. Rim. 1, 9: Finirò D'aver bisogno al batter la capata.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 48: Diventò talmente Strutta della persona e allampanata, Che certo andò rasente D'intisichire e batter la capata.
Definiz: § III. E usasi familiarm. per Cadere da un grado, da un ufficio, da una dignità e simili.
Definiz: § IV. Battere una capata in checchessia, e anche Dare una capata in checchessia, vale Urtarvi col capo fortemente, e per accidente.
Definiz: § V. Dare una capata in un luogo, vale Capitarvi, Andarvi alla sfuggita.
Definiz: § VI. Fare alle capate col muro, e più comunemente co' muricciuoli; vale Mettersi a contrastare con cosa o con persona che non possa vincersi. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 32: Mettonsi alle capate a far col muro.