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1) Dizion. 5° Ed. .
EPISODIO.
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EPISODIO.
Definiz: Sost. masc. Azione accessoria intrecciata con la principale di un poema, di un dramma, di un romanzo, e simili, e da essa dipendente.
Dal grec. ἐπεισόδιον. –
Esempio: Segn. B. Poet. volg. 301: Tutto il resto che è in tai poemi (Iliade, Odissea e Eneade) son episodj, o vogliam dire digressioni. La natura de' quali episodj è, ch'e' sien trattanti di cose fuor di quell'azione che si propone a imitar il poeta; ma che non già sieno in tutto da quella lontane, ma in qualche parte che se le convenghino.
Esempio: Borgh. R. Rip. 45: In questo deono [i pittori] esser conformi al buon poeta eroico, che nel suo poema una sola azione d'un sol cavaliere imprende a trattare: volendo pure altri suoi fatti dire, gli fa raccontare per episodj.
Esempio: Salv. Infarin. sec. 81: Nel Furioso, benchè non occupino più porzione, sono però più di numero gli episodj, e molto più varj che nel poema dell'Ulissea.
Esempio: Tass. Lett. 1, 63: Ben è vero, ch'in quanto a l'episodio d'Olindo voglio indulgere genio et principi ec.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 4, 44: In poesia e in prosa altresì richieggonsi gli episodj, come nel corpo i membri; ma disconvengonsi quando eglino o per quantità sono smisurati, o per qualità spropositati.
Esempio: Bottar. Lez. Decam. 1, 19: Dove (nella novella del Conte d'Anguersa) il carattere si scuopre di varie persone, oltre le principali, e che servir potrebbero acconciamente per episodj, come sono le tante avventure nel tempo dello sbandeggiamento del Conte a due suoi figliuoli avvenute.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 23: Troppi episodj vengono intromessi Che nuocono all'azione principale.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 423: Non volendo risolvere con formole semplici questioni complicate, nè allungar troppo un episodio, tralasceremo anche d'esporle.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 180: Non voglio che il nostro Poema si astringa tanto a quella unità, che non ci lasci campo aperto per gli episodj.
Definiz: § II. Talora prendesi semplicemente per Digressione, Narrazione che si connette con l'argomento principale, e simili. –
Esempio: Fr. Giord. Pred.: Permettete che io vi faccia con questa sagra storia un breve episodio.
Esempio: Capor. Rim. 122: Nè ti pensar però che ciò mi finghe, E sia quest'episodio un di quei forse Che vi stan rappezzati con le stringhe. Plutarco il dice. Or senti quel che occorse!
Esempio: Rucell. Or. Dial. 8, 14, 544: Ma terminiamo gli episodj, che pur troppo deviati ci siamo dal filo.
Definiz: § III. Episodio, nella tragedia greca, dicevasi La parte di essa interposta fra due Cori. –
Esempio: Segn. B. Poet. volg. 301: Infra le favole e le azioni scempie, quelle che hanno assai episodj son cattivissime.... E tali sì fatte nascono da' poeti cattivi per vizio d'essi poeti, e da' poeti buoni per vizio d'essi istrioni; perchè in quei lor gareggiamenti, mentre che essi più del giusto l'allungano, son costretti perciò molte volte a storcere l'ordine d'esse.
Esempio: E Segn. B. Poet. volg. 304: Quanto alle sue parti quantitative (della tragedia), nelle quali ella si divide separatamente, tali sono: prologo, episodio, esito, corico.
Esempio: Varch. Lez. 666: L'episodio è una parte tutta, o vero intera, della tragedia, la quale è fra i canti tutti, o vero interi de i Cori; che così lo diffinisce Aristotile. Cioè, l'episodio nelle tragedie si chiama ed è tutta quella parte, la quale è tra l'un canto del Coro e l'altro; cioè tutto quello che si dice da che ha fornito di cantare il Coro a che comincia un'altra volta a cantare; onde chiaramente si vede che in ogni tragedia vengono ad essere di necessità più episodj.