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FORAGGIO.
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FORAGGIO.
Definiz: Sost. masc. Tutto ciò che serve di alimento al bestiame, come erba, fieno, paglia, vena, e simili.
Provenz. fouratge, spagn. forrase, franc. antico fuerre, forre, foarre, moderno fourrage: voci derivate dall'antico tedesco fuotar, moderno futter, Biada, Vena. –
Esempio: Targ. Viagg. 5, 406: Gl'Inglesi, fra gli altri foraggi coi quali svernano le pecore, le fanno pascere di rape e di cavoli.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 275: Il sanofieno.... è una pianta molto vigorosa, la quale somministra eccellente foraggio.
Esempio: E Lastr. Agric. 2, 17: La saggina pure, che si semina per raccogliere, va seminata assai rada; non così quella che si semina per foraggio, la quale va gettata foltissima.
Definiz: § I. E in senso particolare, per Alimento dei cavalli e dei giumenti di un esercito, raccolto uscendo alla campagna, o altrimenti provveduto. –
Esempio: Vill. G. 780: E più altro navilio grosso e minuto da portare foraggio e altro guernimento d'oste.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 306: Infestava [l'Orange] quasi di continovo il campo regio con fiere tempeste di cannonate; procurava per ogni via d'impedirgli i foraggi e le vettovaglie; ed usciva quanto più spesso poteva alle scaramuccie.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 331: Per quanto s'apparteneva al mantenimento dell'esercito, aver lui proveduti sicuri i foraggi al campo dal territorio di Vaes.
Definiz: § II. E per L'atto del foraggiare, detto di esercito, soldati e simili; ed altresì per Approvigionamento. Onde le maniere Andare a foraggio, per foraggio o in foraggio, Uscire a foraggio o al foraggio, per Andare, Uscire, a foraggiare. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 207: Mandò il suo ammiraglio, messer Ruggieri di Loria, con sessanta galee sottili, armate, alla bocca del Faro di Messina per impedire il foraggio dell'oste.
Esempio: Vill. G. 511: Dugento cavalieri.... andando per foraggio, furono sconfitti al ponte a Lensa.
Esempio: Assed. Montalc. 356: Quali [soldati] calati alli piani incendiorno certe case, dove trovorno i vetturali del Conte di Bisignano che andavano al foraggio di fieno.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 231: In questo avvicinarsi l'un campo all'altro, nell'alloggiare e disloggiare che facevano, e particolarmente nelle occasioni de' foraggi, quasi sempre succedeva qualche scaramuccia fra i soldati dell'una e dell'altra parte.
Esempio: E Bentiv. G. Guerr. Fiandr$ 2, 374: Uscito dunque un giorno al foraggio Pier Francesco Nicelli,... non seppe egli contenersi nel modo che bisognava, ma lasciatosi cogliere, ec.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 27: Così il giorno 23 gennaio, avendo egli permesso alle truppe di uscir a foraggio, ecco sul meriggio venirsene baldanzosi i Turchi ad assalir la gente, ec.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 19, 7: Col capitan Sabàto Buccianera Stanotte me ne son ito in foraggio, E là di Finocchiero alla frontiera Abbiam trovato in luogo ermo e selvaggio Bruno, quel cavalier, ec.
Definiz: § III. Per similit., detto di animali. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 179: Mi vennero messi gli occhi in una lunga e folta striscia di formiche, che bollicando fuor della sotterranea loro caverna, su e giù per un angustissimo calle, andavano in foraggio.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 347: Osservò che sopra le corna de' buoi posavano due mosche; domandò loro ciò ch'elle facessero in quel luogo tanto improprio per lor foraggio.
Esempio: Salvin. Arat. 129: L'api bionde, al venir di gran tempesta, Di cera non andrian più a foraggio.
Definiz: § IV. E scherzevolm., detto di persona. –
Esempio: Fag. Rim. 1, 114: Le cetere non son d'alcun vantaggio, E di poeti questa turba folta In van per questo monte va a foraggio.
Esempio: E Fag. Rim. 1, 150: Chi non è mangiatore di vantaggio La perde marcia; e sta ben sobrio chi Con ogni crudeltà non va a foraggio.
Esempio: E Fag. Rim. 7, 248: Va a foraggio spiando ogni armadino, E se nulla trov'ei di mal riposto, Sbaraglia ec.