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1) Dizion. 4° Ed. .
RIMETTERE
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RIMETTERE.
Definiz: Metter di nuovo, Ricondur la cosa, ov'ella era prima, o dove sia stata qualche volta, Riporre. Lat. reponere. Gr. ἀνατιθέναι.
Esempio: Bocc. nov. 13. 25. E loro, e le lor donne rimise nelle loro possessioni.
Esempio: E Bocc. nov. 30. 6. Le diede ad intendere, che quello servigio ec. sì era rimettere il diavolo in inferno.
Esempio: E Bocc. nov. 52. 3. Gli occhi dello intelletto rimettendo a messer Geri Spina.
Esempio: E Bocc. nov. 68. 11. La quale, come potè il meglio, racconsolò, e nella camera di lei la rimisse.
Esempio: E Bocc. appresso: E come la fante nella sua camera rimessa ebbe, così prestamente il letto della sua rifece.
Esempio: Dant. Inf. 27. Se non fosse 'l gran prete, a cui mal prenda, Che mi rimise nelle prime colpe.
Esempio: E Dant. Inf. 28. Un diavolo è quà dietro, che n'accisma Sì crudelmente al taglio della spada, Rimettendo ciascun di quella risma.
Definiz: §. I. Rimettere, per Riporre nel signific. del §. III. Lat. condere.
Esempio: G. V. 7. 12. 2. Rimise il suggello a quella (lettera) e rimiselasi in borsa di seta con altre lettere, e moneta.
Definiz: §. II. Rimettere, per Isminuire, Reprimere, Rintuzzare. Lat. demittere. Gr. καταβάλλειν.
Esempio: Fir. disc. an. 27. Questo mi par così leggieri, da stimar così poco, che perciò non debbe V. A. rimettere un punto della sua natural fierezza.
Definiz: §. III. Rimettere, per Rispignere. Lat. repellere. Gr. ἐπαναγκάζειν.
Esempio: Stor. Pist. 8. Percossono addosso alla famiglia, e misergli in isconfitta, rimisergli dentro al palagio.
Esempio: E Stor. Pist. 21. I cavalieri gli vennono percotendo, e rimisongli nel castello.
Esempio: Fir. As. 68. Chi volesse contrastare, sia rimesso colle ferite.
Definiz: §. IV. Rimettere, per Perdonare. Lat. remittere, dimittere, ignoscere.
Esempio: Bocc. nov. 27. 40. Ogni ingiuria ricevuta rimise.
Esempio: Fr. Iac. T. Dar ti voglio il mio bel regno, E fuor trarti d'ogni danno, E rimetterti anche il bando, Nel qual cieco se' caduto.
Esempio: Vit. S. Margh. 140. In quell'ora gli saranno perdonati i suoi paccati, e rimessi.
Esempio: Sen. ben. Varch. 7. 15. A uno, che ti richiede il benifizio, rendigliele, perchè te lo richiede; a uno, che te lo rimette, rendigliele, perchè te lo rimette, e condona.
Definiz: §. V. Rimettere, per Porre in arbitrio, e volontà altrui; e si usa in signific. att. e neutr. pass. Lat. alicuius arbitrio committere. Gr. ἐπιτρέπειν τινί τι.
Esempio: Bocc. nov. 7. 13. Nel suo arbitrio rimise l'andare, e lo stare.
Esempio: E Bocc. nov. 27. 44. Gittate l'armi in terra, nelle mani d'Aldobrandino si rimisero.
Esempio: G. V. 9. 79. 1. Quasi come in mezzano, rimisero una parte, e l'altra le boci in costui.
Esempio: E G. V. 10. 146. 1. Con patti ordinati con loro ambasciadori si rimisono delle offese fatte alla Chiesa nel detto Papa.
Esempio: E G. V. cap. 208. 2. Rimettendosi alla mercè del popolo, e comune di Firenze liberamente.
Esempio: Vit. S. M. Madd. 15. E tutta ti rimetti nelle mani sue.
Esempio: Fir. disc. an. 112. Miglior rimedio non ci ha, che rimettersi nelle braccia di colui, che vedendo il cuor nostro volto al bene, per sua clemenzia l'aiuterà.
Esempio: Boez. Varch. 4. 4. Rifiuterebbero l'opera di chi volesse difendergli, rimettendosi in tutto, e per tutto nelle braccia degli accusatori, e de' giudici.
Esempio: Alam. Gir. 7. 135. Ma il voi rimettere, e la donna vostra Tutto in mia man la vera altezza mostra.
Definiz: §. V. Rimettere, per Fare, o Tornare a fare alcuna cosa tralasciata.
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 361. Quando voi sarete partiti, io ricompenserò, e rimetterò il digiuno.
Definiz: §. VI. Rimetter le dotte.
v. DOTTA. §. II.
Definiz: §. VIII. Rimetter nel buon dì, vale Condonare il pregiudizio incorso per dilazione di tempo.
Esempio: Sen. ben. Varch. 3. 14. Nessuna legge ti rimetterà dì (il T. Lat. ha te in integrum restituet)
Esempio: Buon. Fier. 3. 2. 2. Rimetti nel buon dì, accetta, accetta, Che non è questo nulla.
Esempio: E Buon. Fier. 5. 2. 2. Rimettendo in buon dì quei, che forzati Cedero il loro a i decottori infidi.
Definiz: §. IX. Rimettere alcuna cosa a uno, vale Commettergliele, Farnelo arbitro.
Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 3. Non tagliasse Tiberio i nerbi al principato, rimettendo a' Padri ogni cosa (il T. Lat. ha cuncta ad senatum vocando)
Definiz: §. X. Rimettersi, per rapportarsi, Riferirsi.
Esempio: Boez. Varch. 1. 4. Ma di questo mi rimetto al giudizio tuo, e degli uomini sapienti.
Esempio: Red. Ins. 59. Pure mi rimetto alla fede di quegli autori, che lo scrivono, e tanto più me ne rimetto, mentre considero ec.
Esempio: Cas. lett. 6. Non sarò più lungo, rimettendomi a loro.
Definiz: §. XI. Rimettere, per lo Tornare, e Surger di nuovo, che fanno le cose vegetabili, come erbe, denti, penne, e simili.
Esempio: Cr. 6. 122. 1. Se si taglia il suo gambo (della schiarea) secca, e nondimeno di Settembre rimette, o nella seguente state.
Esempio: E Cr. 9. 1. 1. Quando cominciano (i cavalli) a entrare nel quarto anno, ne gittano altrettanti (denti) prossimani a quelli, e quelli, che hanno prima gittati, rimettono.
Esempio: Ambr. Bern. 3. 9. Mi bastería l'animo, Come mi vedi, di cavarli un occhio Con questo dito. P. Adagio, e' non rimettono.
Definiz: §. XII. E in signific. att. vale Generare, Produrre di nuovo. Lat. regignere. Gr. ἀναφύειν.
Esempio: Tes. Br. 5. 23. Conviene, che gli figliuoli nutrichino lei (la cicogna) com'ella ha nutricati loro, infino ch'ell'ha rimesse le sue penne.
Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 3. Perchè degli asin pure, e de' cavalli Le cicatrici rimettono il pelo, E non quelle degli uomini.
Definiz: §. XIII. Rimetter la febbre, vale Ricominciare, Tornar di nuovo, Venir nuova accessione di febbre.
Esempio: Cron. Morell. 334. Egli ebbe la febbre continova, e ogni dì a sera gli rimetteva.
Definiz: §. XIV. Rimettere in ordine, vale Riordinare, Rassettare. Lat. iterum concinnare. Gr. πάλιν συσκευάζειν.
Esempio: Bocc. nov. 29. 12. Con gran diligenza, e sollicitudine, ogni cosa rimise in ordine.
Esempio: E Bocc. nov. 68. 11. E quella (camera) tutta racconciò, e rimise in ordine.
Definiz: §. XV. Rimettersi in carne, vale Ritornare in buono esser di carne, Ingrassare.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 49. Onde a me parrebbe, che considerando la natura di questo cavallo nella sua magrezza, sia forte da dubitare, quando sia rifatto, e rimesso nelle pristine carni.
Esempio: Red. lett. 2. 193. Le pare di essersi rimessa competentemente in carne.
Definiz: §. XVI. Rimettere, parlandosi di cocchj, di cavalli, e simili, vale Ricondurgli alla rimessa, o alla stalla.
Esempio: Salvin. pros. Tosc. 1. 538. Quasi fosse portato da più cavalli per lo sudore fummicanti, e che ora fosse di staccare, e di rimettergli.
Definiz: §. XVII. Rimettere il conto, vale Render ragione dell'amministrazione. Lat. rationes reddere. Gr. λόγον δοῦναι.
Esempio: Cavalc. Med. spir. Quando troppo si pena a render ragione, o vogliam dire, a rimetter conti, molte cose si dimenticano.
Definiz: §. XVIII. Rimettere in taglio, vale Rassottigliare il filo al ferro tagliente.
Definiz: §. XIX. Rimetter su, vale Rimettere in uso, Far nuovamente usare. Lat. revocare, Tacit.
Esempio: Tac. Dav. ann. 14. 196. Parve rimessa su allora questa legge, perchè non tanto portasse rovina ad Antistio, quanto gloria all'Imperadore.
Definiz: §. XX. Rimettere un tallo sul vecchio, si dice del Tornar vigoroso in vecchiaia.
Esempio: Cecch. Spir. 1. 1. La sortaccia Contro l'oppenion di tutti medici Lo fe guarire, e rimettere un tallo in sul vecchio.
Definiz: §. XXI. Rimettere in sesto, vale Ridurre in buono stato, Riordinare.
Esempio: Red. Oss. an. 96. La dieta ben regolata è la più sicura medicina per rimettere in sesto le viscere degli uomini.
Definiz: §. XXII. Rimetter mano, vale Cominciare di nuovo. Lat. iterum inchoare. Gr. πάλιν ἄρχεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 24. 12. Stettesi adunque cheto frate Puccio, e rimise mano a' suoi paternostri.
Esempio: Vit. S. M. Madd. 16. E Maria piangendo ancora rimetteva mano, e diceva così.
Definiz: §. XXIII. Rimettere i fossi, o le fosse, vale Rimondarle, e Votarle di nuovo, cavandone la terra, o altro, che l'impedisca. Lat. purgare foveas.
Esempio: G. V. 9. 316. 10. Rimettendo i fossi, e faccendo steccati.
Definiz: §. XXIV. Rimettere la palla, vale Ripercuoterla o di posta, o di balzo, quando l'avversario le ha dato. Lat. remittere, Senec. Gr. ἀναπλήττειν.
Esempio: Sen. ben. Varch. 2. 32. Ma non però si chiama buon giucatore, se non colui, il quale la sa ancora rimettere speditamente, e con destrezza.
Esempio: Disc. Calc. 9. Perchè male saprà pigliare una palla, o rimetterla, o ben darle colui, che non avrà gran tempo di palla.
Esempio: Gal. Sist. 154. Ingannar l'avversario col trinciar ec. la palla, cioè rimetterla con la racchetta obliqua ec.
Definiz: §. XXV. Rimettersela, per metaf.
Esempio: Varch. Ercol. 59. Se alcuno ha detto alcuna cosa, o vera, o falsa, che ella sia, e un altro per piaggiarlo, e fare, ch'ella si creda, gliele fa buona, cioè l'appruova, affermando, così essere, come colui dice, e talvolta accrescendola, sono in uso questi verbi: rifiorire, ribadire, rimettersela, o rimandarsela l'un l'altro, rimbeccarla, o rimpolpettarsela.
Definiz: §. XXVI. Rimettere, è anche termine mercantile, e si dice del Mandare i danari per via di lettera di cambio in altro paese.
Esempio: Dav. Camb. 97. E se e' non potrà a un per cento, allargherà la mano, e li darà a un mezzo, a un quarto, al pari, e con perdita, se di rimettere sarà forzato.
Esempio: E Dav. Camb. 98. Presentala (la lettera di cambio) e riscuotilo, e torna a rimetterlo a me.