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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPUNE.
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Dizion. 5 ° Ed.
IMPUNE.
Definiz: Add. Esente da punizione, Impunito: ma è proprio, più che altro, del linguaggio poetico.
Dal lat. impunis. –
Esempio: Tass. Rin. 4, 35: Non perciò impune il cavalier ispano Sen gio d'avergli tronco il braccio manco.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 342: Perchè presso taluno voi ne andate impune, e trovate ancora chi vi palpa e v'adula, alzate la berretta.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 7: E noi tiranni Chiama ogni vile adulator di plebe Ch'uom di stato si tiene, e qui vorrebbe I falli impuni e la giustizia inerme.
Esempio: E Niccol. Poes. 2, 8: Errore e caso Tu converti in delitto, e calchi impune Mille innocenti per trovare un reo.
Esempio: E Niccol. Arnal. 3, 5: Tu sei stolto così, che dallo sdegno Il disprezzo ti salva, e lascia impune La viltà, che consiglia al tradimento.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 115: Ieri due tra di loro emuli venti Si furo incontro..., E.... S'urtaro entrambi a fiera pugna intenti.... Stanchi alfin di pugnar quei fier nemici Partiro impuni, e voi cadeste intanto, Figlie del mio sudor piante infelici.
Definiz: § II. In forza di Avverb. Impunemente; ma non è comune. –
Esempio: Legg. Band. C. 4, 185: In quel caso sia lecito a tal donna abitarvi impune.