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1) Dizion. 5° Ed. .
DIVERTIMENTO.
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DIVERTIMENTO.
Definiz: Sost. masc. Il divertire, Il rivolgere altrove, L'allontanare; però in senso figurato. ‒
Esempio: Fr. Giord. Pred.: Cagiona divertimento dalle buone costumanze.
Esempio: Segner. Mann. ott. 27, 1: Le precazioni sono ordinate al conseguimento del bene, e le deprecazioni al divertimento del male.
Definiz: § I. E per Deviazione dall'argomento, dal soggetto di che si tratta; ed altresì per Cosa che faccia deviare dall'argomento, che anche dicesi Diversione. ‒
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 150: Di questi successi da noi si darà più distinto ragguaglio dopo che sarà terminato l'assedio d'Anversa, la cui narrazione non conveniva che da alcun altro divertimento fosse interrotta.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 8, 15, 668: Per non trascorrere al presente dalla proposizione in che noi ci troviamo, molto malagevole a sporsi, e che non ammette divertimento troppo lungo.
Definiz: § II. Divertimento, usasi comunemente per Distrazione, Svago, Sollazzo. ‒
Esempio: Segner. Pred. 415: Come se il fine principale di andare a queste funzioni fosse il divertimento nostro, non fosse l'onor divino?
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. Proleg.: Presi vaghezza di tradurlo di latino in toscano per solo divertimento.
Esempio: Tos. Apol. accad. 4: Aveva il Tosi per avventura, e per suo divertimento, tolto seco la civetta e i panioni.
Esempio: Paolett. Oper. agr. Pref. 1, XXII: Il piacere e il divertimento che ci trovai.... mi ci impegnarono (nella cultura del suolo) sempre più.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: E faccio un passo dopo l'altro passo, Per mio divertimento.
Definiz: § III. E per Ciò che reca divertimento, spasso, che serve a ricrear l'animo; Passatempo. ‒
Esempio: Baldin. Art. Int. 43: Ogni avanzo del tempo era poi solito in quella ancor tenera età d'impiegare in simile divertimento.
Esempio: Red. Lett. 1, 243: Si occupi sempre e si divertisca in qualche cosa; e quando la convenienza, o le congiunture de' tempi, non permettono altro divertimento, si pigli quello del passeggiare.
Esempio: Salvin. Lett. IV, 1, 294: Non è però che io mi sia seppellito affatto, e ch'io non abbia goduto de' divertimenti, i quali servono a rifare l'uomo, e rinfrancare lo spirito.
Esempio: Maff. Anfit. 153: Non potrebbe per certo miglior comodo desiderarsi o eccitamento maggiore a celebrar di tanto in tanto alcun publico divertimento, in cui virtù avesse parte.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 6: L'abbandonare, ancorchè per non molto tempo, i divertimenti e i piaceri della città, sarebbe ad essi di un affanno e di un crepacuore indicibile.
Esempio: Capp. Econ. 410: Que' divertimenti erano continovi.
Definiz: § IV. Divertimento. Term. della Musica. Specie di episodio nella fuga con libero andamento, il quale segue all'esposizione del soggetto e ne prepara la ripresa.