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Definiz: Sost. femm. Animale marino, appartenente all'ordine dei mammiferi, fornito di quattro zampe a guisa di membrane natatorie, ma con unghie distinte; la cui specie più comune dicesi anche Vitello marino.
Dal lat. phoca, e questo dal grec. φώκη. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 65: Gli corpi delle foce nuotano tramortiti arrivescio nel sommo mare.
Esempio: Ovid. Pist. 96: Ancora si dice che questo mare getta fuori le grandi foche.
Esempio: Rucell. G. Ap. 906: Ammaestrato dal ceruleo vate, Che per l'ondoso mar carpazio pasce Gli armenti informi de le orribil foce.
Esempio: Molz. Ninf. tib. 35: Nè tra gli armenti di Nettuno alberga In vista mostro sì superbo, e foca, ec.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 8, 123: Dicon ancor che suol talvolta il mare Mandar le foche e le balene in terra.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 91: Versano olio, grasso, strutto, ogni maniera d'untume, cavato da' gran corpi delle balene e delle foche.
Esempio: Red. Esp. Insett. 155: Dalla real generosità del serenissimo Granduca mio Signore mi fu conceduta quest'inverno passato una foca, o vecchio marino che se la chiamino.
Esempio: E Red. Osserv. Anim. viv. 10: Le foche, le quali per altro nome son dette vitelli, o vecchj marini.
Esempio: Salvin. Opp. 228: Della prole conto Tiene la foca.
Esempio: E Salvin. Annot. 208: Le foche, secondo Plinio, sono i vitelli marini.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 25, 38: E per lo mare foche vaste, e porche, E pistrici, si veggono a venire.
Esempio: Targ. Viagg. 10, 391: Nel nostro mare sussiste la specie delle foche.