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1) Dizion. 5° Ed. .
ANELARE.
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ANELARE.
Definiz: Neutr. Respirare affannosamente, Ansare.
Dal lat. anhelare. –
Esempio: Car. Eneid. 5, 614: L'altro [era] fiacco in su' ginocchi e lento, E per lentezza (il fiato ansio scotendo Le gravi membra e l'affannata lena) Palpitando anelava.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 97: E un grave e spesso Anelar gli ange il petto, e i fianchi scote.
Esempio: Menz. Sat. 71: Al popol folto In provare il contrario anela e suda.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Car. Eneid. 8, 647: Il fremere e 'l bollir de le sue fiamme, E de le sue fornaci, d'Etna in guisa, Intonar s'ode, ed anelar si vede.
Definiz: § II. E pur figuratam. per Essere gravemente afflitto, Dolorare, Angosciare. –
Esempio: Canig. Ristor. 35: Quest'è consolatrice d'un ch'aneli [la Misericordia].
Definiz: § III. E in forza d'Att. per Mandar fuori dal petto anelando. –
Esempio: Car. Eneid. 1, 72: E quando ei già dal fulminato petto Sangue e fiamme anelava, a tale un turbo In preda il die', che per acuti scogli Miserabil ne fe' rapina e scempio.
Esempio: E Car. Eneid. 12, 202: Con le nari in alto Fiamme anelando, il mondo empion di luce.
Esempio: Marchett. Lucrez. 380: Dimmi ond'è ch'a chiunque alcuna orrenda Sceleraggin commette, il seno infisso Non fan che fiamme di fulmineo têlo Aneli, e cada a' malfattori esempio, Acre sì, ma giustissimo?
Definiz: § IV. Anelare a una cosa, e Anelare una cosa, vale Desiderarla, Bramarla vivamente. –
Esempio: Car. Eneid. 12, 1290: L'un del brando, L'altro dell'asta altero, un'altra volta A vittoria anelando, s'azzuffaro.
Esempio: Segner. Pred. Pref.: Se avessi io pure, giusta la mia debole possa, anelato a ciò ec.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 4, 385: Egli sen viene Ripieno il cuor di marzïal desio, E anela l'armi.
Esempio: E Bentiv. C. Teb. 8, 886: Così leon per molte stragi altero Sdegna i molli vitelli e 'l vile armento, E sol de' generosi il sangue anela.