Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
RISGUARDARE
Apri Voce completa

pag.224


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
RISGUARDARE.
Definiz: Riguardare. Lat. respicere. Gr. ἀποβλέπειν.
Esempio: Nov. ant. 5. 4. E la madre, che questo risguardò, n'ebbe tale allegrezza, che cadde morta.
Esempio: E N. ant. nov. 6. 1. Era un fabbro, che tutto tempo lavorava di sua arte, e non risguardava nè Domenica, nè Pasqua, nè altra festa (cioè: non avea riguardo, non osservava)
Esempio: Bemb. Asol. 1. 53. Questi al sasso risguardando, e della caduta sgomentandosi, sta continuamente in questa pena.
Esempio: Fr. Iac. T. 3. 18. 2. Risguarda a questa schiera, Preghiamoti, Signor, fanne sì forti, Che non curiam le morti.
Esempio: Fir. As. 78. Nè mai fa maggior prova con questa sua arte, se non allora quando amorosamente risguarda qualche leggiadro giovanetto.
Esempio: Boez. Varch. 2. pros. 3. Questa volta è la prima, che ella t'ha con invidioso occhio risguardata.
Definiz: §. Risguardare alcuna cosa, vale Avere con essa relazione, Dependere da essa. Lat. ad rem pertinere. Gr. προσήκειν.
Esempio: Disc. Calc. 9. Vedesi come tutti gli altri giuochi sono elementi, e principj del calcio, e lui come lor fine risguardano, ed egli niuno altro giuoco risguarda, ma di tutti come architettonico, e general maestro si serve.