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1) Dizion. 5° Ed. .
COMPARARE.
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COMPARARE.
Definiz: Att. Porre a confronto una cosa con un'altra, Farne paragone, Paragonare: ma è voce oggi più particolarmente propria dello stile elevato.
Dal lat. comparare. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 101: Se tu vuoli comparare tra prodezza ed ardimento, certo la prodezza sarà detta paura.
Esempio: Poliz. Pros. 20: Mostra d'essere dotto ed umano; ma non è da compararlo a un altro mio amico.
Esempio: Car. Arist. Rett. 57: Se quanto a i meriti di colui che si toglie a laudare, non aveste molto che dire, bisogna correre a compararlo con altri.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 199: Io considero la reflessione che ci vien da un muro, e la comparo con quella che ci vien dalla luna.
Esempio: Salvin. Opp. 9: Chi con ricci di mar rinoceronti Comparerà, o laro con stambecchi?
Esempio: Leopard. Poes. 1, 79: Io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando.
Definiz: § I. E per Stimar pari, tale da reggere al confronto; Agguagliare, Assimigliare. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 227: Sciocca cosa mi parrebbe a dover creder che quella liberalità a questa comparar si potesse.
Esempio: Cic. Tusc. 1: Quelle cose le quali per natura e per lettere eglino (gli antichi) acquistarono, non sono da comparare colla Grecia, nè con alcuna altra nazione.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 3: Scorse un vello che più che d'ôr fino Splender parea; nè sarian gemme trite, S'in filo si tirassero con arte, Da comparargli alla millesma parte.
Esempio: Bern. Orl. 57, 12: Qua mi trae generoso desiderio, Bench'io non sia da comparar co' grandi Re dell'alta tua corte.
Esempio: E Bern. Lett. fam. 113: Che non credo che non pure costà, ma in luogo alcuno del mondo si trovi persona da compararvi.
Esempio: Varch. Stor. 2, 120: Da doversi in alcune parti più tosto comparare all'antiche [storie] che referire alle moderne.
Esempio: Bottar. Lez. Decam. 1, 18: Mostrerovvi come eglino non sono in ciò col nostro autore in guisa veruna da comparare.
Definiz: § II. E pure per Stimar pari, nel senso di Stimare d'egual valore, equivalente. –
Esempio: Dav. Mon. 441: Così a cui una cosa avanzava, la dava per tanto rame, quanto a quella era comparato, cioè stimato pari;... e questa fu l'origine del vendere e del comparare, che comperare dissero i Toscani.
Definiz: § III. In forma di Neutr. pass. compararsi Stimarsi pari o eguale, Agguagliarsi. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 322: Quale sarà quello oggidì, che ragionevolmente si voglia comparare a costoro?