Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LUCCICARE.
Apri Voce completa

pag.470


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
LUCCICARE.
Definiz: Neutr. Risplendere di luce tremolante, Mandare riflessi di luce, Lustrare, Rilucere; detto propriamente di cose lisce e lustre, come armi, gioielli d'oro, utensili di metallo, pietre preziose, cristalli, e simili. È forma frequentativa di Lucere. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 240: E le moschee e ogni cosa ardeva; E luccicar si vedea tante spade, Che Siragozza uno inferno pareva.
Esempio: Dav. Tac. 1, 50: Il rumor delle trombe, il luccicar dell'armi, quanto meno aspettata cosa, gli uscì addosso maggiore.
Esempio: Lipp. Malm. 5, 68: Ma vedendo più là, fra quelle paglie, D'un pezzo d'arme luccicar la punta,... Insospettiron, ec.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 2, 53: Fuor la lama Fa' luccicar, gli dice.
Esempio: Zanott. G. P. Avvert. 36: Per quest'arte veggiamo talora gioie e cristalli luccicare e raggi vibrare, arme e armadure che lustrano, come fossero di acciaio forbito.
Definiz: § I. E per similit., detto di occhio, e di sua luce. –
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 70: Come la luce dell'occhio grillante mostra letizia e vedesi luccicare, quando l'uomo ha letizia nel quore, così ec.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 435: Come finalmente arebbono il lustro e luccicherebbono, come fanno, se in loro non fosse del fuoco?
Definiz: § II. E figuratam., detto di persona. –
Esempio: Giust. Vers. 28: Qui non ci decima Sempre il migliore Il sotterfugio D'un servitore, Che d'oro luccichi Le spalle e il petto, E di panatica Viva a stecchetto.
Definiz: § III. Pur figuratam., e in modo basso, Piangere; che più comunemente dicesi Fare i lucciconi, parlandosi di persona. –
Esempio: Fag. Comm. 2, 371: O via, via, povera ragazza, la m'ha tanto intenerito, che quasi quasi ho cominciato a luccicare.