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Dizion. 5° Ed. .
LUCCICARE.
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LUCCICARE. Definiz: | Neutr. Risplendere di luce tremolante, Mandare riflessi di luce, Lustrare, Rilucere; detto propriamente di cose lisce e lustre, come armi, gioielli d'oro, utensili di metallo, pietre preziose, cristalli, e simili. È forma frequentativa di Lucere. – |
Esempio: | Pulc. L. Morg. 27, 240: E le moschee e ogni cosa ardeva; E luccicar si vedea tante spade, Che Siragozza uno inferno pareva. | Esempio: | Dav. Tac. 1, 50: Il rumor delle trombe, il luccicar dell'armi, quanto meno aspettata cosa, gli uscì addosso maggiore. |
Esempio: | Lipp. Malm. 5, 68: Ma vedendo più là, fra quelle paglie, D'un pezzo d'arme luccicar la punta,... Insospettiron, ec. | Esempio: | Zanott. G. P. Avvert. 36: Per quest'arte veggiamo talora gioie e cristalli luccicare e raggi vibrare, arme e armadure che lustrano, come fossero di acciaio forbito. |
Definiz: | § I. E per similit., detto di occhio, e di sua luce. – |
Esempio: | But. Comm. Dant. 3, 70: Come la luce dell'occhio grillante mostra letizia e vedesi luccicare, quando l'uomo ha letizia nel quore, così ec. | Esempio: | Varch. Lez. Accad. 435: Come finalmente arebbono il lustro e luccicherebbono, come fanno, se in loro non fosse del fuoco? |
Definiz: | § II. E figuratam., detto di persona. – |
Esempio: | Giust. Vers. 28: Qui non ci decima Sempre il migliore Il sotterfugio D'un servitore, Che d'oro luccichi Le spalle e il petto, E di panatica Viva a stecchetto. |
Definiz: | § III. Pur figuratam., e in modo basso, Piangere; che più comunemente dicesi Fare i lucciconi, parlandosi di persona. – | Esempio: | Fag. Comm. 2, 371: O via, via, povera ragazza, la m'ha tanto intenerito, che quasi quasi ho cominciato a luccicare. |
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