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1) Dizion. 5° Ed. .
MALIGNO
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pag.725


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MALIGNO.
Definiz: Add. Che ha l'animo tristo e per propria natura disposto a giudicare, o a parlare, male di chicchessia, ed altresì a nuocergli, anche senza utile proprio; pur detto per estensione dell'animo stesso, dell'ingegno, e simili, di una persona.
Dal lat. malignus. –
Esempio: Dant. Inf. 15: Ma quell'ingrato popolo maligno.... Ti si farà, per tuo ben far, nimico.
Esempio: Bibb. N. 4, 88: E nelli miei profeti non vogliate essere maligni.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 44: Fu il Signor del castel.... Sempre crudel, sempre inumano e fiero; Ma tenne un tempo il cor maligno ascosto, Nè si lasciò conoscer così tosto.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 321: Sono i vecchi maligni per il più, come coloro che essendo stati infinite volte ingannati dalla fallacia del mondo, ogni fatto, ogni detto, ogni gesto prendono in mala parte, a nessuna cosa dan fede, e d'ogni uomo han sospetto, ec.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 5: Il Borelli.... ha per massima che non si possa esser uomo e non esser maligno.
Esempio: Manfred. Scritt. Mot. Acq. 6, 139: Il signor Alberto..., volendo far passar gli altri per maligni, si palesa egli per assai goffo.
Definiz: § I. E più generalmente per Cattivo, Tristo, Malvagio, Scellerato. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 146: L'amor in odio torse Fedra, amante terribile e maligna.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 3, 73: Assediarono Marco primo figliuolo di Saccone, uomo maligno, nel castello di Pietramala (il lat. ha: hominem sceleratum et impium).
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 27: Ben fu il più crudele, e il più di quanti Mai furo al mondo ingegni empj e maligni, Ch'imaginò sì abominosi ordigni.
Definiz: § II. E figuratam., detto di pensieri, disegni, sentimenti, affetti, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 224: Tu non se' savio nè fosti da quella ora in qua che tu ti lasciasti nel petto entrare il maligno spirito della gelosia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 29: Nè per maligna intenzïone, ahi lasso!... Feci la bella ròcca in cima al sasso.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 35, 15: Così contra i pensieri empj e maligni Del Vecchio che donar li vorria al fiume, Alcun ne salvan gli augelli benigni.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 307: Nè essersi mosso per fin maligno, o per cupidità d'acquistare con questo mezzo grandezza ecclesiastica, ma ec.
Esempio: Fag. Comm. 6, 187: Signor padre, vi compatisco, perchè voi, fondato su certe massime che hanno più del maligno che dell'onorato, misurate del pari i concetti plebei e quelli degli uomini d'onore.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 37: Mentre così diceva, o fosse il cielo Che il maligno desio punir volesse, O fosse caso, un nubiloso velo Il sole ascose ec.
Definiz: § III. E poeticam., pur detto di animo, per semplicemente Inimico, Ostile. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 69: Grifon, vedendo il Re fatto benigno Venirgli per gittar le braccia al collo, Lasciò la spada e l'animo maligno, E sotto l'anche, ed umile, abbracciollo.
Definiz: § IV. Altresì figuratam., detto di atti, fatti, discorsi, e simili, per Proprio di persona maligna, Procedente da malignità, Diretto maliziosamente a nuocere altrui. –
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 18: E 'l biasimare viene da grande perversità; è cosa maligna, che nasce per invidia.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 157: Per l'operar torto e maligno De l'empio a ciascun vien travaglio e pena.
Esempio: Tass. Lett. 1, 7: Colui il quale spesso è sforzato di purgare inanzi al medesimo giudice la sospizione di nuovi errori, suole l'animo di quello verso sè il più de le volte mal disposto ritrovare, e quasi impresso ed informato de le maligne relazioni dategli.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 358: L'insinuazione non potrebbe essere più concisa, nè più grave e maligna.
Definiz: § V. Maligno, dicesi anche di malattia, febbre, e simili, e altresì della loro natura, e vale Difficile a curarsi o a guarirne, Di cattiva indole, Pericoloso, Pernicioso, e simili. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 155: Morì l'anno sessantatreesimo di sua vita, oppresso da una febbre maligna che in pochi giorni lo finì.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 33: Quelli (i carbonchi) che riuscivano più maligni si scarnificavano, e dipoi si metteva loro sopra unguento egiziaco, ec.
Esempio: Vallisn. Op. 2, 10: E molti [cavalli] ancora senza segui di tarme s'infermavano, e da febbre maligna oppressi perivano.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 6, 113: Io mi figuro sempre carestia, E peste,... E mal maligno, o altro mal che invasa.
Esempio: Cocch. Disc. 2, 128: Potente rimedio (i sughi acidi e freschi degli agrumi) contra le febbri maligne e pestilenziali.
Esempio: E Cocch. Bagn. Pis. 150: A quest'ordine ridur si possono anco le [febbri] maligne.
Esempio: Bandin. Disc. econ. 18: Andandosi di questo passo, bisogna prepararsi a veder presto nel cuore dell'Italia un'immagine de' deserti i più impraticabili dell'Affrica, ripieni di fiere e di malviventi, che inquietino i paesi vicini, e minaccino di comunicare alla Toscana tutta il contagio maligno (qui in locuz. figur.).
Esempio: Targ. Vaiuol. 10: Il quale (il veleno del vaiuolo) poteva assumere certe qualità, più o meno maligne, nei corpi dai quali si propagava negli altri, e cagionare diversissime alterazioni, secondo ec.
Esempio: Pap. L. Coment. 1, 20: Il Rouerie, preso da cordoglio, da cruccio e da una maligna febbre, si morì.
Esempio: Guadagli. Poes. 2, 330: Qui non pavento sotto un ciel benigno Il reo contatto d'infettata gente Che possano attaccarmi il mal maligno.
Definiz: § VI. Dicesi altresì di aria, clima, e simili, e vale Infesto, Malsano, Cattivo, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Cotali uscir della schiera ov'è Dido A noi venendo per l'aer maligno.
Esempio: Tass. Rim. 4, 2, 24: Nè sì l'ombra maligna i fiori adugge,... Come l'altrui speranze ella disperde.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 508: Intenderà che per cautela gli convenga star lungi da certe ville deliziose, ma d'aria maligna.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 101: Oh quante (passere), a cui sembrò dolce e benigna, Quando il sonno le prese, esser la sorte, Or sotto luce torbida e maligna Apron le ciglia, e incontrano la morte!
Definiz: § VII. Pure per Cattivo, Di cattiva qualità, detto poeticam. del terreno. –
Esempio: Dant. Purg. 30: Ma tanto più maligno e più silvestro Si fa il terren col mal seme e non colto, Quant'egli ha più di buon vigor terrestro.
Definiz: § VIII. Detto di animali, vale Nocivo, Malefico. –
Esempio: Dant. Purg. 32: E, come vespa che ritragge l'ago, A sè traendo la coda maligna, Trasse del fondo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 35: L'un ch'avea fin a l'elsa ne la pancia La spada immersa alla maligna fera, Francesco primo, avea scritto, di Francia.
Esempio: Red. Osserv. Vip. 53: Se volessero medicare a suon di chitarrino le morsure di quella maligna bestiola.
Definiz: § IX. Detto di costellazione, pianeta, e simili, vale Che ha cattivo influsso. –
Esempio: Giambull. P. F. Lez. 96: Se con gli affetti marziali saranno ancora le frode, gli inganni..., non avverrà già questo perchè Marte sia maligno e male collocato nella figura, ma sì bene perchè ec.
Definiz: § X. In forza di Sost. Chi è maligno, Persona maligna. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 380: Ma questa amicizia all'uno invidia recò, e all'altro mal nome, dicendo i maligni che Fidia riceveva in casa nobili gentildonne per veder l'opere sue, e Pericle se le godeva.
Esempio: Galil. Op. Cart. Div. XIV, 111: E poi soggiunse che per mostrare a i maligni che egli non dava fede a queste cose, però aveva voluto ec.
Esempio: Martin. T. V. 10, 123: Ho in odio la società de' maligni, e non mi porrò a sedere cogli empj.
Esempio: E Martin. T. V. 10, 306: Tu (o Dio) m'hai difeso dalla cospirazione de' maligni.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 257: Tanto, contro i maligni non c'è schermo.
Definiz: § XI. E per Cosa, Qualità, maligna, –
Esempio: Dav. Tac. 1, 149: Passarono poi dallo 'ndegno al maligno (il lat. ha: Ab indecoris ad infesta transgrediebantur).
Esempio: Pros. Fior. IV, 1, 26: Ho parlato con ser Bastiano Guidi,... e dissemi chi fu quel notaio, il quale è un buon uomo con un poco di bestia, senza maligno però.
Definiz: § XII. E secondo proprietà biblica, per Spirito maligno, Diavolo. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 195: Avete vinto il maligno, cioè il diavolo.
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 75: Iddio discaccia da loro la crudeltà del maligno, acciocchè non gli tocchi; il qual maligno si raffrena, vedendo il guardiano loro.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 63: Se il maligno osserva un sacerdote dabbene, incolpabile nella sua persona, intero ne' suoi portamenti, che fa? Procura ec.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 312: La ragion è quella voglia insaziabile ch'ha il maligno, di fare che ogni peccato divenga scandalo, ed ogni febbre degeneri in contagione.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 2, 48: Con ciò il maligno ottenne che quasi tutti i tempj e tutti gli altari dell'universo fossero dedicati a queste bugiarde deità.
Esempio: Martin. T. N. 4, 397: Sopra tutto date di mano allo scudo della fede, col quale possiate estinguere tutti gli infocati dardi del maligno.
Definiz: § XIII. Darsi al maligno con chicchessia, vale Trattare altrui malamente, con maniere cattive, spiacevoli. –
Esempio: Baldov. Lament. 26: E pur tu mi dileggi e non mi guati, Se non con gli occhi biechi e 'l viso arcigno. Poffar l'Antea! non te gli ho già cavati, Che tu meco t'addia tanto al maligno.