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BALZO.
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BALZO.
Definiz: Sost. masc. Quel risaltare insù che fa la palla o altro corpo più o meno elastico e di forma sferica, percotendo in terra o in altra cosa solida.
In greco ἄλσις vale salto. −
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 26: Quel [capo] fe tre balzi, e funne udita chiara Voce, che uscendo nominò Zerbino.
Esempio: Varch. Stor. 2, 230: Con un balzo solo [la palla] saltò di netto tutta la piazza di S. Giovanni, e rotto un muro entrò nella bottega d'uno scarpellino.
Esempio: Torric. Lez. 16: Il pallone si solleva.... e torna al suo primo stato in tempo insensibile, cioè con gran prestezza, e però con impeto, il quale, quand'è concepito, si conserva per qualche tempo e fa il balzo.
Definiz: § I. Per similit. dicesi anche del risaltare che fanno i liquidi per qualsivoglia cagione. −
Esempio: Vinc. Mot. Mis. Acq. 275: Puossi [l'acqua] con moto e balzo levare in alto.
Esempio: E Vinc. Mot. Mis. Acq. 371: Il balzo dell'acqua è risaltamento dell'acqua infra l'aria, cagionato dal colpo ovvero percussione dell'acqua infra l'acqua, o nell'argine, o nel fondo o negli obietti.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 153: Salto dell'immersione è quel primo balzo, che si vede fare all'acqua in quel che la palla tocca il ghiaccio.
Definiz: § II. Per Salto; onde i modi Andare a balzi, Far balzi e simili. −
Esempio: Bern. Orl. 62, 58: Traendo il suo caval, facea gran balzi.
Definiz: § III. Di balzo, posto avverbialm., vale Di rimbalzo; il cui contrario è Di colta o Di posta; e dicesi propriamente della palla. −
Esempio: Allor. A. Capit. 43: E chi per istacciuol l'avesse posta Non errerebbe, per levar la palla, O rimbeccarla di balzo o di posta.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 299: Il raggio visuale, cioè la spezie della cosa veduta, non viene agli occhi nostri direttamente come nel razzo retto, ma percuote prima nello specchio, e ribattuto dalla superficie di quello si multiplica e perviene agli occhi nostri; onde non viene di colta.... ma di balzo (qui per similit.).
Esempio: E Varch. Stor. 1, 371: Non si vedeva che assalisse altrui di posta [la peste], ma s'appiccasse di balzo a coloro solamente, i quali o praticavano con chi l'aveva, o brancicavano delle cose di coloro i quali auta l'avessono (qui figuratam.).
Definiz: § IV. Di balzo, vale anche Di passaggio, Per incidenza, Non di proposito. −
Esempio: Vallisn. Op. 2, 498: Quello che più mi spiace si è l'aver dovuto scrivere d'una materia sì ardua e sì importante così di balzo, e in que' pochi ritagli di tempo.
Definiz: § V. Aspettare la palla al balzo, Venire la palla al balzo, dicesi per Aspettare o Venire l'occasione favorevole a far checchessia. −
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 16: Disser quegli: ora vien la palla al balzo.
Esempio: E Panant. Paret. 55: Lasciate comandar chi in posto siede,.... E che stando più in alto meglio vede, E tira quando al balzo vien la palla.
Definiz: § VI. Aspettare una persona o una cosa al balzo o Attendere una persona o una cosa al balzo, vale Aspettare che l'occasione ce la rechi dinanzi, ed anche Aspettare che venga a quel punto, ove abbiamo disegnato di coglierla. −
Esempio: Buonarr. Aion. 2, 101: Le chiede la figliuola, e vuolla allotta, Perchè non vuole star più su pe' canti. Ine rispose, aspettandolo al balzo: Se di ciò tu ti vesti, io me ne scalzo.
Esempio: Menz. Sat. 286: Così giuoca fortuna e attende al balzo Le voglie de' mortali.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 9: E fra Cavicchio, che gabbò San Pietro, M'aspetta al balzo, e me la suona dietro.